Stupro a Tor Tre Teste, si poteva evitare? Roma Capitale ha gli strumenti ma li tiene in magazzino

Roma è sotto choc per quanto successo nel Parco di Tor Tre Teste in una donna di 60 anni all’alba di lunedì è stata prima rapinata e poi violentata da un gambiano di 26 anni che all’arresto ha raccontato di aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
In tanti si chiedono se questo ennesimo fatto di cronaca si poteva evitare.
La risposta, in parte, la da il consigliere capitolino della Lega Fabrizio Santori.
Droni, telecamere e presidi
“Le mozioni approvate all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, con presidi h24, droni, videosorveglianza e cabina di regia, restano lettera morta: nessun investimento reale, nessun agente della Polizia Locale nei parchi periferici, nessun effetto concreto”, racconta Santori.

I cittadini chiedono più sicurezza, ma di cambiamenti concreti neanche l’ombra. Santori parla si “carenza di azione” da parte della giunta Gualtieri che “dal 2021, Roma possiede 10 droni per la Polizia Locale: annunciati con clamore, sono rimasti fermi in magazzino, inutilizzati”.
E-bike per la Polizia Locale
Investimenti a pioggia rimasti sulla carta o nei magazzini come “le 47 biciclette a pedalata assistita che avrebbero potuto garantire mobilità e controllo nei parchi e sulle piste ciclabili. Anche queste, però, giacciono dimenticate”.
Non c’è sicurezza nelle aree verdi
La sicurezza nei parchi della Capitale è un dramma quotidiano
“Mentre gli strumenti restano inutilizzati, i cittadini vivono nel degrado e nella paura: basti pensare alle decine e decine di parchi dove dormono e si accampano centinaia di persone segnalate più volte come pericolose, senza che l’amministrazione comunale abbia mai dato risposte concrete per sgomberare questi micro accampamenti sparsi dal centro alla periferia. Eppure quanto accaduto a Villa Pamphilj, dove una madre e la figlia hanno perso la vita, avrebbe dovuto scuotere l’intera città: per Gualtieri, invece, è passato come se nulla fosse”, spiega Santori.
Roma è abbandonata a se stessa
“Di fronte a tutto questo, Roma resta abbandonata a sé stessa. La sicurezza è stata piegata a strategie simboliche e annunci a vuoto, lasciando i cittadini in balìa dell’abbandono e della criminalità, dal centro alla periferia. Roma merita molto di più: merita fatti, responsabilità e protezione”, conclude Fabrizio Santori.