Su Salvini lezioni di civiltà politica tra Giachetti e Rita Dalla Chiesa (video)

Giachetti Dalla Chiesa

Grazie a Roberto Giachetti e Rita Dalla Chiesa. Roma è bella anche perché c’è civiltà nella maggior parte delle persone, anche con opinioni differenti. Ci sono persone che hanno educazione e senso della democrazia.

La vicenda chiama in causa i fatti di Mondragone dove Matteo Salvini è stato duramente contestato, al punto di impedirgli di parlare, tagliando anche i fili della corrente per spegnere il microfono. Una scena indegna per una democrazia.

I tweet tra Giachetti e Rita Dalla Chiesa

Ci sono state poche voci che si sono levate da sinistra contro i teppisti che hanno puntato all’aggressione verso la manifestazione di Salvini.

Tra chi ha condannato i facinorosi di Mondragone Roberto Giachetti, importante esponente di Italia Viva (e lo stesso leader Matteo Renzi aveva criticato i contestatori).

Con un video il parlamentare romano rivendica il suo dissenso rispetto al capo della Lega ma giudica intollerabile non farlo parlare. Scrive nel tweet. “La Costituzione sancisce dei diritti. Che si tratti di compagni di partito, alleati o avversari. Fatevene una ragione”.

Il diritto alla libertà di pensiero

A sorpresa, nel dibattito aperto da Giachetti si è infilata Rita Dalla Chiesa: “Questa si chiama correttezza. Questa è la vera libertà di pensiero. Anche se le idee sono diverse, tu devi poter esprimere la tua. Non si taglia voce alla gente tagliandogli il filo del microfono. Bravissimo👏👏👏@bobogiac”.

Per noi si tratta di una bella pagina di civiltà politica.

Altri, invece, hanno preferito dare addosso a Salvini per essersi permesso di andare a manifestare. Come se non fosse tra i doveri dei leader dell’opposizione parlare con i cittadini e soprattutto nelle situazioni di più grande difficoltà sociale. Ma, come capita fin troppo spesso, Salvini ha dovuto fare i conti con una truppa di autentici delinquenti che hanno costretto le forze dell’ordine ad un vero e proprio superlavoro per evitare il peggio.

Peccato per le parole di Zingaretti

Per questo suona positivamente quello che ha scritto e detto con coraggio Giachetti, perché non è affatto scontato che il conflitto politico debba essere per forza di cose violento. Ci mancherebbe se non debba essere garantito il diritto a dissentire, ma le modalità del contrasto non devono valicare i limiti del rispetto per opinioni diverse e personalità del campo opposto.

A Mondragone si è visto ben altro e ci saremmo aspettati anche da altri leader della sinistra opinioni come quella di Giachetti, apprezzata anche da Rita Dalla Chiesa, che certo non è una esponente politica. Zingaretti è arrivato a parlare di speculazione da parte di Salvini, quasi applaudendo gli aggressori. Poi ulula, lui e quelli come lui, se compare sulla rete un post minaccioso. Senza rendersi contro della differenza tra account anonimi che insultano a vuoto – e vale lo stesso se anonimi non sono ma solo sbruffoni da tastiera – e persone in carne e ossa pronte a farti la pelle. Ma la logica del nemico sempre quella è. Per questo ci sentiamo di dire grazie a Roberto Giachetti.