Subiaco, tre cuccioli abbandonati senza acqua né cibo: salvati in extremis dai Carabinieri

Subiaco, tre cuccioli abbandonati senza acqua né cibo

Non mangiavano e non bevevano da giorni. Erano rinchiusi in un appartamento disabitato, abbandonati a sé stessi, senza acqua né cibo, in un ambiente sporco e malsano. Tre cuccioli di cane, appena nati, sono stati salvati in extremis dai Carabinieri della Compagnia di Subiaco dopo una segnalazione al 112.

Alcuni residenti, insospettiti dai guaiti disperati provenienti dall’interno di una casa apparentemente vuota, hanno deciso di allertare le forze dell’ordine. I militari sono intervenuti immediatamente. Una volta sul posto, si sono trovati davanti a una scena drammatica: i tre piccoli animali, visibilmente provati, erano chiusi dentro l’abitazione in condizioni igienico-sanitarie gravi. Il tempo stava per scadere.

Cuccioli tratti in salvo dai Carabinieri di Subiaco

I Carabinieri hanno allertato il servizio veterinario dell’ASL Roma 5 e, dopo aver trovato un accesso attraverso una finestra, sono riusciti a entrare. I cuccioli sono stati tratti in salvo e affidati ai veterinari. Nessuno di loro aveva il microchip. Il medico ha confermato che si trovavano in pericolo di vita per la prolungata condizione di abbandono.

La casa, secondo quanto ricostruito, era stata recentemente lasciata incustodita da una donna, risultata irreperibile al momento dell’intervento. Si trattava dell’affittuaria dell’immobile, identificata poi come la proprietaria degli animali. Nei suoi confronti è scattata una denuncia a piede libero per maltrattamento e abbandono di animali, reati previsti dal codice penale.

La Procura della Repubblica di Tivoli ha disposto il sequestro dei cuccioli, che ora si trovano in una struttura convenzionata dove riceveranno tutte le cure necessarie. Una volta ristabiliti, si cercherà per loro una nuova famiglia.

L’intervento dei Carabinieri ha evitato una tragedia. E ha messo ancora una volta in evidenza quanto sia fondamentale la segnalazione tempestiva da parte dei cittadini. Una telefonata ha salvato tre vite.