Successo per la fiaccolata a Tor Bella Monaca per la legalità. Ghera: “Riprendiamoci le strade”

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Sono alcune centinaia le persone che si sono date appuntamento a Tor Bella Monaca per la fiaccolata per la legalità. I residenti del quartiere sono uniti e solidali. Tutti con le fiaccole in mano. Le voci del popolo esprimono un sentimento comune: “Non vogliamo che le istituzioni vengano toccate, ci difendono sempre e noi le rispettiamo”, dice la signora Franca, residente in una delle torri. “La descrizione di Tor Bella Monaca non è solo malavita e clan, noi siamo persone normali, lavoratori e stasera siamo qui per dare questa immagine”, dice Patrizia, residente a Tor Bella Monaca. “Non importa quante persone saremo, ma che la gente ricominci ad avere fiducia verso lo Stato, per dare una risposta dovremmo essere molti di più. L’importante è che questa risposta arrivi”, rileva Tiziana Ronzio, presidente associazione Torpiúbella.

A Tor Bella Monaca sfila anche il Nuovo Sindacato Carabinieri

“Se due Carabinieri vengono aggrediti quando intervengono per sedare una lite, dovendo poi ricorrere al soccorso sanitario a causa delle percosse subite, vuol dire che lo Stato ha fallito e non viene riconosciuto”. E’ quanto afferma Roberto Di Stefano, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri, la presenza del sindacato alla fiaccolata a Tor Bella Monaca organizzata dopo l’aggressione del 5 gennaio ai Carabinieri della scorta di Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Tor Più Bella. “Come sindacalista dei Carabinieri sono preoccupato delle condizioni di sicurezza nella quali noi, Forze dell’Ordine, esercitiamo la nostra funzione quotidiana di tutori dell’ordine, di garanti dei diritti di ogni cittadino, soprattutto di quelli che vivono nelle aree più difficili del nostro Paese”.

“Le periferie non sono abbandonate”

Siamo anche cittadini che vivono queste aree dove la maggioranza dei carabinieri e poliziotti sono anche cresciuti. Chi vive nelle periferie sa benissimo le difficoltà derivanti dalla emarginazione e vede chi e cosa si sostituisce allo Stato. Aumentando le difficoltà nel riconoscerlo e nel seguire le norme che tutti ci siamo dati per una società civile e di giusto progresso per tutti”, dice Di Stefano. “Stasera Tor Bella Monaca, in viale Santa Rita da Cascia, insieme alle associazioni e ai cittadini che tuteliamo ogni giorno quando indossiamo le nostre divise. Per riprenderci, insieme, le strade e la narrativa, per far capire che il popolo delle periferie non è solo e abbandonato”, conclude il sindacalista.

Ghera: Tor Bella Monaca mobilitata per la legalità

Presente anche Fabrizio Ghera capogruppo di Fdi alla Regione Lazio. “Sono convinto che la mobilitazione del territorio in difesa della legalità e a sostegno delle Forze dell’Ordine sia la giusta risposta alla aggressione subita dalla pattuglia dei Carabinieri in via Santa Rita da Cascia. Tor Bella Monaca non deve essere rappresentata come zona franca per la delinquenza è questo il messaggio dei residenti che stasera testimoniano il loro impegno civile e che voglio condividere portando loro la mia piena solidarietà e partecipando alla fiaccolata. Importante l’impegno del Presidente Municipale Nicola Franco nel chiedere alla politica e ai responsabili dell’ordine pubblico maggiore attenzione per questo quadrante cittadino. Ritengo opportuno che le Istituzioni collaborino per risolvere le problematiche in questo territorio complesso”.

Rampelli: il quartiere si sta ribellando alla violenza

Partecipa alla fiaccolata anche il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. “Ferma condanna dell’aggressione ai danni dei due Carabinieri che, intervenuti per sedare una lite tra spacciatori, sono stati assaliti, spintonati e feriti. Teatro della notte di terrore, il 5 gennaio, Tor Bella Monaca, quartiere simbolo di povertà e disperazione ma anche di rinascita a solidarietà. Il quartiere si sta ribellando alla violenza e alla criminalità organizzata. Grazie all’opera quotidiana di Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Torpiùbella, premiata dal presidente Mattarella per le sue denunce contro i clan e il narcotraffico, e sottoposta a protezione per le minacce ricevute. Proprio la sua scorta è stata oggetto di questa vile aggressione. L’iniziativa organizzata dal Municipio VI, l’unico di centrodestra a Roma.