Successo per Salvini a Roma: la linea è sempre “prima gli italiani” (video)

“Grazie, grazie, vi voglio bene!”. Così Matteo Salvini ha concluso il suo comizio alla Bocca della Verità di Roma. Cinquemila presenze, nonostante le limitazioni per gli accessi, in piazza Bocca della Verità. E’ quanto fanno sapere dalla Lega, mentre la kermesse romana è ancora in corso. Numerosi gli ospiti e le testimonianze sul palco romano, moltissimi gli argomenti trattati. Ma il leit-motiv è sempre quello della dignità e delle libertà degli italiani, per Matteo Salvini.
Salvini: prima l’interesse dell’Italia, dopo il partito
“Prima viene l’interesse dell’Italia, dopo quello di partito. Avrete notato che su questo palco non ci sono simboli di partito”. Lo dice Matteo Salvini, parlando dal palco di piazza Bocca della Verità, a Roma. “Questa è la prima grande, pacifica, mascherinata, manifestazione dopo un anno di paura”. Così Salvini aprendo la manifestazione della Lega. “Noi vogliamo – spiega – mettere l’amore del Paese prima dell’interesse del partito”, aggiunge il leader della Lega. Poi avverte: “Diamo subito la parola ai lavoratori”, invitando sul palco dipendenti di Ikea in sciopero.

Basta con il campo profughi d’Europa
Il tema del clandestini, molti dei quali positivi, che impunemente violano la legge, nostra e loro, sbarcando in Italia, è al centro dei pensieri del leader leghista. “Vogliamo salute, lavoro, famiglia, bellezza, sicurezza, che significa che se chiedi il green pass agli italiani smetti di far sbarcare i clandestini”. Così Matteo Salvini, concludendo la kermesse leghista. Tra gli altri, ha parlato sulla giustizia anche Giulia Bongiorno. “Non basta più essere innocente, bisogna non trovare quel magistrato asservito alle correnti”. La Bongiorno è responsabile del dipartimento giustizia della Lega. Poi accusa: “Esiste il gioco delle correnti, degli scambi di favore tra magistrati”. “Se – spiega – c’è un pm che può incidere sulla carriera del giudice, questo non va bene”. Poi conclude: “La separazione delle carriere è l’unica vera riforma che può cambiare qualcosa”.
Salvini ha infine ricordato che le migliaia di persone venute a Roma dal resto d’Italia, lo hanno fatto a proprie spese. “Non come altri partiti od organizzazioni – ha detto – che per far venire la gente in piazza, gli pagano il biglietto del treno o del pullman…”.