Sulla metro B stipati come sardine. La denuncia su Fb di Barbara Saltamartini è virale

Saltamartini Post

«La situazione sulla metro B di Roma alle 7.30 di questa mattina. Conte e Zingaretti ma di che cavolo parlate!». Così Barbara Saltamartini su Facebook, postando una foto inequivocabile.

Nella foto, si vede un vagone della metro romana, stracolmo. Passeggeri assiepati, assembrati come sardine in una scatoletta. La deputata della Lega denuncia plasticamente una situazione insostenibile e paradossale. E, non a caso, il post è stato subissato di like e di condivisioni. Gli utenti sposano in pieno le preoccupazioni e la rabbia della Saltamartini. I numeri la dicono tutta. Dopo cinque ore dalla pubblciazione del post, oltre millecinquecento condivisioni.

Qualsiasi cittadino che abbia preso un mezzo pubblico negli ultimi giorni sa bene che la deputata romana scrive il vero. E i commenti sono perfettamene in linea con la denuncia. «Guardo la foto – scrive Claudio C. – e poi penso alla chiusura di bar, ristoranti ecc. alle 18. Strutture che si sono adeguate al distanziamento perdendo già così una notevole fetta di lavoro, cosa che non è avvenuta sul servizio pubblico ne sulle strutture. Sono convinto sempre di più che questo sono fuori di testa».

I Social con la Saltamartini: “La De Micheli prenda la metro”

Alessandra N. segnala alla Saltamartini che la situazione accomuna altre città d’Italia. «E così anche Milano, stazione treni Nord, Centrale e autobus. Ci prendono solo in giro. Questo DPCM non ha senso, non serve a nulla penalizzare ristorazione, spettacolo quando per i trasporti non è cambiato niente! Siete dei buffoni incompetenti e basta!».

Il bersaglio delle accuse degli utenti è soprattutto la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: «Scusate – scrive Rosa R. – ma la ministra dei trasporti non ha detto che sui mezzi pubblici non c’è contagio?». Non a caso, Enza T. sottolinea: «I contagi avvengono nei mezzi di trasporto pubblici. Anche se il nostro ministro lo esclude. Allora deve dare il buon esempio e muoversi per i suoi spostamenti usufruendo di metro e bus. Senza macchina personale o scorta». Beato chi ci crede.