Sulla morte dello scrittore ungherese Gergely Homonnay è ancora giallo
Giallo a San Giovanni. I carabinieri della compagnia di piazza Dante indagano ancora sulla morte di Gergely Homonnay, scrittore ungherese di 52 anni impegnato anche nella difesa dei diritti civili, trovato cadavere il primo dell’anno. Alle 12:30 circa.
Gergely Homonnay è stato trovato nudo, senza vita nella struttura dove avrebbe trascorso la notte di capodanno. Il corpo era in un bagno turco. Ad accorgersi dello stato in cui versava Homonnay, i dipendenti della struttura che hanno chiamato il 112 nella tarda mattinata di sabato. Arrivati sul posto, però, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che accertare il decesso del 52enne, nonostante i tentativi di rianimarlo.
Lo scrittore trovato morto in un bagno turco
Lo scrittore frequentava spesso Roma, come raccontava anche lui stesso su Instagram. Si era trasferito proprio nella zona di San Giovanni ed era conosciuto in Ungheria e non solo per il suo impegno a favore dei diritti della comunità gay in polemica con il governo del suo paese. Sui social si faceva spesso ritrarre in compagnia del suo amato gatto.
Secondo i primi accertamenti sul corpo, non sarebbero stati rilevati evidenti segni di violenza, ma per levare ogni dubbio, la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia presso il Policlinico di Tor Vergata. Sarà l’esame autoptico a determinare le cause del decesso e aiutare i carabinieri a capire se Homonnay abbia ingerito alcol o sostanze stupefacenti.
Gli inquirenti hanno trovato e sequestrato anche alcune fiale di liquido trasparente e della polvere bianca, trovate nello spogliatoio. Non si esclude che possa trattarsi di ghb, la cosiddetta ‘droga dello stupro’, molto in voga a Roma negli ultimi tempi.
Gli inquirenti stanno raccogliendo in questi giorni anche le testimonianze di amici e frequentatori abituali dello scrittore, e controllando le ultime telefonate fatte. Ma per ora rimane il mistero. E nessuna ipotesi è esclusa.