Sulle dune tra Cerveteri e Ladispoli nascerà dal 2026 un nuovo Punto Informativo e Controllo: dove e da quando

Il mare di Ladispoli, foto Google Maps

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A partire dal 2026, lungo il tratto di costa compreso tra Cerveteri e Ladispoli sorgerà un nuovo Punto Informativo e di Controllo dedicato alla protezione delle dune litoranee. Si tratta di un’infrastruttura pensata per unire vigilanza, educazione ambientale e monitoraggio scientifico, offrendo ai cittadini un punto di riferimento stabile in una delle aree naturalistiche più delicate del litorale laziale. Il punto esatto di realizzazione è ancora ignoto, ma si tratta – così riportano le carte – di un punto dunale a cavallo dei due Comuni.

Un intervento programmato per preservare il futuro della costa, tra Cerveteri e Ladispoli

Il progetto rientra in un più ampio programma di tutela delle dune costiere, un ecosistema minacciato da erosione, accessi incontrollati e pressioni antropiche. L’intervento prevede sia opere di protezione dell’ambiente naturale, sia le attività preliminari necessarie alla realizzazione del nuovo presidio sul lato nord dell’area dunale.

Perché serviva un nuovo presidio sul litorale tra Ladispoli e Cerveteri

Da anni associazioni, residenti e tecnici segnalano la vulnerabilità delle dune tra i due comuni costieri. L’area è infatti interessata da erosione marina, perdita di biodiversità, passaggi non autorizzati e presenza di specie vegetali minacciate. Un punto di monitoraggio attivo e strutturato consentirà un controllo regolare, oltre alla divulgazione di buone pratiche ambientali rivolte a visitatori e cittadini.

Il gruppo tecnico incaricato di realizzare il progetto

Per portare avanti la programmazione, la progettazione e la futura esecuzione dei lavori è stato nominato un gruppo multidisciplinare, composto da figure con competenze amministrative, tecniche, naturalistiche e archeologiche. La scelta di un team integrato mira ad assicurare un intervento accurato su un’area che richiede attenzione non solo ambientale, ma anche storico-paesaggistica.

La guida scientifica e amministrativa del progetto

La responsabilità del coordinamento è stata affidata a un architetto con competenze di gestione progettuale, supportato da figure amministrative incaricate di seguire l’iter procedurale. Il progetto esecutivo sarà elaborato da professionisti del settore, affiancati da ingegneri, naturalisti e archeologi, con l’obiettivo di garantire il massimo rispetto del territorio.

Progettazione e supervisione dei lavori

L’ingegneria e la progettazione architettonica saranno curate da esperti già coinvolti in precedenti interventi di riqualificazione costiera, a cui si aggiungono specialisti in archeologia e biodiversità. L’ingegnere incaricato ricoprirà inoltre il ruolo di direttore dei lavori, assicurando continuità tra la fase progettuale e quella esecutiva.

Sicurezza dei cantieri e tutela ambientale

Anche la gestione della sicurezza, sia in fase di progettazione sia durante l’esecuzione, è stata affidata a un tecnico specializzato. Un aspetto fondamentale, soprattutto in un contesto naturale dove i cantieri devono rispettare limiti rigorosi per evitare danni alle dune, alla flora autoctona e agli equilibri ecologici.

Protezione delle dune: un lavoro complesso e necessario

Le dune costiere rappresentano una barriera naturale essenziale contro eventi meteo estremi e fenomeni erosivi. La loro salvaguardia richiede interventi tecnici mirati, come il ripristino delle piante pioniere, il controllo degli accessi, l’installazione di passerelle e la rimozione delle specie invasive. Il nuovo Punto Informativo fungerà anche da centro operativo per tali attività.

Cultura ambientale e sensibilizzazione: il ruolo del futuro presidio

Il progetto non si limita alla sola tutela fisica del territorio. Il Punto Informativo sarà infatti un luogo aperto al pubblico, dedicato alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione su temi come la conservazione della biodiversità, l’importanza delle dune, e le corrette modalità di fruizione della costa. Una funzione educativa considerata fondamentale per garantire risultati duraturi.

Quando partiranno lavori e attività

L’iter amministrativo si è concluso con la definizione degli incarichi professionali e con la verifica della coerenza tecnica e procedurale del progetto. La realizzazione delle opere propedeutiche inizierà nel corso del 2025, con l’obiettivo di attivare il nuovo Punto Informativo nel 2026. Sarà successivamente definita anche l’assegnazione di ulteriori incarichi specialistici qualora necessari.

Un investimento sul territorio e sulla sua identità naturale

L’intervento rappresenta un investimento strategico per i due comuni costieri, che da anni lavorano per valorizzare un tratto di litorale tra i più ricchi di biodiversità del Lazio. La creazione del presidio punta a coniugare tutela dell’ambiente e fruizione sostenibile, offrendo nuovi servizi ai cittadini e garantendo la salvaguardia di un patrimonio ambientale che rischia di scomparire.

Un progetto che guarda lontano

La nascita del Punto Informativo non è un semplice intervento edilizio, ma il primo tassello di una politica più ampia di riqualificazione naturalistica. Se correttamente attuato, potrà diventare un modello replicabile lungo altre coste italiane, mostrando come la protezione degli ecosistemi possa convivere con lo sviluppo del territorio. (in foto, Torre Flavia, foto generica)