Super green pass e Regioni a colori, da fine marzo potrebbero essere solo un ricordo

Il 31 marzo scadrà la legislazione emergenziale legata alla pandemia. Con tutta la conseguente sequela di limitazioni e restrizioni, che ormai condizionano la nostra vita sociale da oltre due anni. E questa volta, non sembra proprio che la normativa speciale verrà rinnovata.

Il governo si riunirà per decidere la prossima settimana, ma la strada sembra tracciata. Anche se non si tratterà di una sorta di ‘tana libera tutti’. Visto che il virus continua a circolare, e neanche poco. Il dato incoraggiante però, è che i ricoveri sono in forte diminuzione. E anche le terapie intensive non sono più sotto pressione. Così si può immaginare un’estate più libera, iniziando dalle prime misure concrete. Quelle appunto che si dovrebbero avere a fine mese. Stop al green pass per mangiare all’aperto ad esempio, e treni e mezzi pubblici accessibili anche con il certificato verde semplice (vaccino, guarigione o tampone fatto nelle 48 ore precedenti). Poi forse, ma qui la prudenza è d’obbligo, ci potrebbe essere un’altra accelerata a fine aprile. Con la possibilità che venga rimosso il super green pass anche nei locali al chiuso. Mentre la struttura commissariale che ha gestito l’emergenza, sarà trasformata in una semplice unità di missione. A patto che le forze che compongono il governo trovino una quadra in questi giorni. Tra chi vorrebbe maggiore coraggio, e chi invece invita ad un allentamento delle misure graduale.

Mentre sullo sfondo, gli scenari di guerra e la crisi energetica con i conseguenti maxi rincari spingono le categorie produttive a richiedere per quanto possibile di riaprire tutto e subito.

Che succede a fine mese. Nel mirino regioni a colori e smart working. Ma pesa il caro carburante

Dallo scorso 10 marzo chi è ricoverato in ospedale può ricevere le visite per 45 minuti (a patto che il visitatore abbia il Super Green Pass). Mentre a fine mese, il 31, scadrà lo stato di emergenza legato alla pandemia. Ci sarà l’addio al sistema a colori delle Regioni e la struttura commissariale confluirà in una unità di missione presso il ministero della Salute o direttamente a Palazzo Chigi. Poi, potrebbe esserci la fine dello smart working. Che molti però invocano anche per far fronte al caro carburante.

Le altre novità

Dal 1 aprile, invece, scatterà quello che è stato nominato il ‘Freedom Day’. Sì, perché sarà possibile mangiare all’aperto senza dover esibire il Green Pass. Quel documento che da tempo è ormai indispensabile per partecipare alla vita sociale. Come spiega Sky Tg24, stando alle ultime indiscrezioni, dal 1 aprile la roap map potrebbe prevedere che si possa accedere ai mezzi di trasporto pubblici solo con il Green Pass base.

Fino a fine aprile il Green Pass, quello nella sua versione base (che si può ottenere con vaccino, guarigione e tampone negativo) sarà obbligatorio nei locali al chiuso. Poi qualcosa potrebbe cambiare. Ma tutto dipenderà come sempre dall’andamento del curva epidemiologica. Non c’è ancora niente di ufficiale, spetterà al Governo decidere come muoversi. Ora che il virus, purtroppo, non è l’unica ‘battaglia’ da vincere.