Tanti applausi a Venezia per Raoul Bova nel docufilm sulla Croce Rossa: e l’attore si commuove

Un lunghissimo applauso ha accolto, alla 79ma Mostra del Lido di Venezia, il docu-film della Croce Rossa “The Lost Beauty – La bellezza perduta: Siria”, presentato allo Spazio Incontri dell’Hotel Excelsior e che ha come protagonista Raoul Bova. La mini serie in 8 episodi, di cui è stato proiettato il primo episodio, è diretta dal regista Roberto Burchielli. Racconta le meraviglie e i contrasti dei territori colpiti da gravi emergenze e dalle sue conseguenze. L’attore indossando la divisa di operatore umanitario accompagna lo spettatore in un viaggio unico che si snoda tra situazioni drammatiche, commoventi e che, a tratti, strappano un sorriso. “Avevo bisogno di andare a cercare tante risposte e tante cose che non conoscevo”, dice Bova.
Raoul Bova: esperienza indimenticabile
“Siamo rimasti chiusi per diverso tempo per motivi legati al Covid ma anche perché abbiamo la tendenza a guardare solo il nostro piccolo mondo. Spiega l’attore ai giornalisti subito dopo la proiezione. Mentre là fuori ci sono realtà molto gravi da far vedere ai nostri figli”. Il film racconta l’attività della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sul campo, le difficoltà, ma anche le soddisfazioni che incontrano i volontari nelle loro missioni, mostrando la situazione attuale del Paese. “E’ importante sia perché la Siria non venga dimenticata e con essa la tragedia del suo popolo”. Lo siega all’Adnkronos il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca. “E dall’altro per sfruttare, in un momento in cui l’intensità del conflitto è minore, questa possibilità per raccontare quali sono le conseguenze della guerra nell’anima di una comunità”.

La commozione di Raoul Bova, ambasciatore della Croce Rossa
Raoul Bova, che è volontario e ambassador della Croce Rossa, si è commosso durante la lavorazione pensando ai propri genitori scomparsi. E spiega di essere stato guidato da loro in questa esperienza. “Mi ci hanno portato loro, credo che a volte ci siano dei segni che arrivano dall’alto”. E giura che questa esperienza non sarà isolata. “In Siria abbiamo visto il conflitto, ma anche il modo di aiutare la gente. Invito le persone ad aprire gli occhi con questi documentari, per capire che ci sono tragedie che non sono finite. Di sicuro ci tornerò, voglio continuare questo viaggio”. La Croce Rossa è impegnata a garantire l’assistenza sanitaria della Mostra veneziana. E approda quest’anno in Laguna con un prodotto cinematografico in grado di veicolare la cultura, i principi e i valori dell’Associazione umanitaria più grande del mondo.