Tarquinia, Giulivi chiede un commissario per l’Italia (video)
Il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi non ha dubbi. Se vogliamo uscire come sistema Italia dall’emergenza coronavirus serve subito la nomina di un commissario. E Giulivi non si riferisce a quello già in carica, Domenico Arcuri. Numero uno di Invitalia e nominato da Conte, incaricato appunto di affiancare il governo nell’emergenza. No, il sindaco di Tarquinia chiede molto di più. Che il governo faccia un passo indietro e vada a casa. Per manifesta incapacità di gestire al meglio questa emergenza. E che al posto del premier Giuseppe Conte e del suo esecutivo si insedi un commissario, magari competente in materie sanitarie. Che affronti e combatta il coronavirus nel modo migliore e più efficace possibile. Per fare questo, Giulivi chiede l’intervento diretto del Presidente della Repubblica Mattarella, l’unico che potrebbe attivarsi per mettere in campo un’ipotesi di questo tipo. Sul territorio siamo soli, attacca il sindaco. Noi e le Forze dell’Ordine. Qui a a Tarquinia non abbiamo neanche le mascherine, non va meglio che altrove. E così non si può andare avanti.
Tarquinia, il sindaco Giulivi vuole subito un commissario per l’Italia. E governo a casa.
Giulivi chiede la nomina immediata di un commissario al posto del governo attualmente in carica. Che assuma tutte le responsabilità nella lotta al coronavirus. Con disposizioni chiare e univoche per tutta l’Italia. Comune di Tarquinia compreso. Questa la posizione che il sindaco della cittadina della Tuscia ha voluto rendere pubblica con un video messaggio diffuso su Facebook. Chiamando in causa direttamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I decreti del premier Conte sono solo uno scketch pubblicitario per Giulivi. E il governo è in quarantena nel senso che non si vede e non si sente più. C’è chi fa un’ordinanza, chi ne fa un’altra e ognuno fa come vuole. Bisogna tirare un punto e dire basta a questa situazione. Se non chiudiamo tutto non ne usciamo, dobbiamo fare come in Cina. Mettiamo dei tecnici, mandiamo a casa i politici e salviamo l’Italia. Questa la posizione del sindaco di Tarquinia. E ovviamente contro il videomessaggio sono insorte le opposizioni di sinistra, Partito democratico e Movimento 5 Stelle.
La sinistra difende il governo. Per PD e 5 Stelle ha fatto il massimo possibile
Il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi attacca pesantemente il governo Conte per come sta gestendo l’emergenza coronavirus. A Tarquinia resistiamo perché abbiamo chiuso tutto spiega il primo cittadino. Ma non potremo andare avanti a lungo se l’epidemia si diffonde. Il premier deve andare subito a casa e serve un commissario. Un tecnico capace, non faccio politica in questi momenti. Uno che ci tiri fuori da questa emergenza. Ma contro le parole di Giulivi si scagliano compatte le opposizioni di sinistra. D’altronde il sindaco è stato eletto con il sostegno della Lega e di altri movimenti e liste di centro destra e qualcuno non resiste alla polemica. Un messaggio istituzionalmente irrispettoso, così viene bollata l’iniziativa di Alessandro Giulivi dal PD di Tarquinia. Un attacco politico durissimo contro il governo italiano, con l’invito a ritirare subito il video dalle piattaforme social e dai canali istituzionali. Sulla stessa linea il consigliere del M5S di Montalto di Castro Corniglia, che difende le decisioni prese dal governo, con i massimi esperti del settore. Ma Giulivi non sembra proprio voler retrocedere. Il sindaco è convinto che ci sia ancora troppa confusione su come gestire l’emergenza. E che troppa gente tra decreti che si accavallano e ordinanze delle Regioni se ne stia ancora in giro. Comunque la si pensi, una voce univoca e decisioni chiare e uguali per tutti sembrano sempre più scelte indispensabili per limitare il contagio e sperare di sconfiggere il virus.