Non ce la facciamo più con le mazzate. Fisco e casa …

Fisco casa

Qua pare che non cambi nulla, solo mazzate sul fisco e sulla casa. Bisogna starci attenti con i tanti elogi al governo di Mario Draghi, perché pare che siano tornati all’opera i vampiri di un tempo e un capitale di fiducia potrebbe dissolversi rapidamente.

Anche il governo di Mario Monti finì così.

Menano col fisco. E pure sulla casa

Intanto si palesano 27 miliardi di euro per gli inprenditori italiani chiamati a pagare le tasse in questi giorni.

A questo va aggiunto il pagamento dei propri contributi previdenziali all’Inps. “A fronte di questa situazione non mancheranno casi in cui sarà difficile onorare questa scadenza; purtroppo, la mancanza di liquidità sta tornando ad essere un problema assillante, soprattutto per tantissime piccole e micro imprese”, denuncia la Cgia.

Il solo acconto Ires porterà dalle imprese allo Stato la bellezza di 12,2 miliardi di euro. L’acconto Irap, invece, preleverà dalle casse delle aziende 6,8 miliardi, mentre l’acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi di euro. Infine, dall’imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi di euro circa.

Poi, dal 16 dicembre, le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori.

Il segnale è devastante, a conferma che lo Stato continua a succhiare soldi dal privato senza alcuna efficacia sul fronte dei servizi.

E poi “lo chiede l’Europa”….

A questo capolavoro sul fisco, si aggiunge la manovra sulla casa. E’ Confedilizia a suonare l’allarme: la patrimoniale con la revisione del catasto c’è eccome nella manovra del governo. Il governo dovrà pure accelerare. E’ tutto contenuto in un allegato al testo. La revisione del catasto prevista dall’articolo 6 della delega fiscale è coerente con le solite raccomandazioni dell’Unione europea: che chiedono all’Italia «di ridurre la pressione fiscale sul lavoro; e di compensare tale riduzione con una revisione delle agevolazioni fiscali e una riforma dei valori catastali non aggiornati».

Questo significherà prelievo fiscale maggiore sulle case. “Se degli 8 miliardi di minori tasse fra tagli dell’Irap e riduzione del cuneo fiscale circa 3 arriveranno dallo sfoltimento di deduzioni e detrazioni, dice Confedilizia, gli altri 5 dovrebbero provenire dall’inasprimento della pressione fiscale sul mattone”.