Taxi, battaglia dei sindacati contro abusivismo e “disinformazione”

Negli ultimi giorni, alcune affermazioni “strumentali” hanno tentato di screditare le organizzazioni sindacali del settore taxi. In risposta, le principali sigle sindacali hanno voluto chiarire la loro posizione, ribadendo l’importanza di una lotta seria e strutturata contro l’abusivismo e le irregolarità nel comparto del trasporto pubblico non di linea.
L’importanza dei decreti attuativi e del RENT
Per combattere efficacemente l’abusivismo, è essenziale portare a termine l’iter dei decreti attuativi, strumento normativo che consentirebbe di regolamentare in maniera chiara il settore. Un passaggio fondamentale sarà la piena operatività del RENT, il Registro Elettronico Nazionale del Trasporto, che permetterà di contrastare la circolazione di autorizzazioni false e di avere un quadro chiaro e trasparente delle licenze attive sul territorio.

DPCM e piattaforme tecnologiche: una netta distinzione tra taxi e NCC
Altro tema centrale è l’approvazione del DPCM sulle piattaforme tecnologiche, che consentirebbe di distinguere in maniera inequivocabile il servizio taxi dal noleggio con conducente (NCC). Un ulteriore strumento chiave è il foglio di servizio elettronico, che garantirebbe la tracciabilità dei movimenti delle vetture NCC, assicurando il rispetto del principio di territorialità e impedendo qualsiasi alterazione.
Una battaglia che si combatte anche nei tribunali
Le organizzazioni sindacali firmatarie della nota ribadiscono il loro impegno in questa battaglia, che non si limita alla protesta ma si estende anche al piano giuridico. Da tempo, infatti, le sigle si confrontano nei tribunali amministrativi con le rappresentanze degli NCC, opponendosi a interpretazioni normative che potrebbero indebolire le regole del settore e favorire pratiche irregolari.
Contro le strategie divisive e la disinformazione
I sindacati denunciano anche il tentativo di alcuni soggetti di fomentare la protesta senza una reale strategia, con il solo scopo di alimentare divisioni interne. Attaccare le organizzazioni sindacali con accuse generiche e non supportate da fatti concreti non fa altro che alimentare la disinformazione, danneggiando l’intera categoria.
Un problema interno da non ignorare
Parallelamente, i rappresentanti dei tassisti condannano i comportamenti scorretti di alcuni operatori del settore, che con le loro azioni danno adito a critiche e inchieste giornalistiche, screditando la categoria. Secondo i sindacati, è irresponsabile ignorare questi problemi o spostare l’attenzione su altri fattori: chi non rispetta le regole va isolato e contrastato con fermezza.
Il pericolo di una regolamentazione inefficace
Un altro aspetto critico riguarda la possibilità di una regolamentazione inefficace, che rischia di lasciare spazio a numerose autorizzazioni NCC provenienti da altre città senza fornire strumenti adeguati per il controllo sul territorio. Secondo i sindacati, senza un numero sufficiente di agenti preposti al monitoraggio e senza strumenti normativi efficaci, la situazione potrebbe degenerare ulteriormente.
Equilibrio, competenza e responsabilità: la via dei sindacati
Di fronte a queste sfide, le organizzazioni sindacali ribadiscono la loro volontà di agire con equilibrio, buon senso e determinazione. Pur non escludendo la protesta quando necessaria, la priorità resta quella di adottare strategie efficaci per tutelare i tassisti onesti, evitando metodologie inappropriate e difendendo gli interessi della categoria nel suo complesso.
Le sigle firmatarie FIT CISL LAZIO – UGL TAXI – FEDERTAXI CISAL – URITAXI LAZIO – FAST CONFSAL TAXI – LEGACOOP – UTI – ATAPL CLAAI – ASSOCIAZIONE TUTELA LEGALE TAXI – CONFCOOPERATIVE TRASPORTO PERSONE ROMA – AGCI LAZIO – CNA TAXI – SUL TAX si dicono pronte a proseguire la loro azione sindacale con competenza e responsabilità, rifiutando strumentalizzazioni e divisioni interne che rischiano solo di indebolire la lotta per la legalità e la giustizia nel settore taxi.