Taxi contro Uber: su articolo 10 non c’è ancora un accordo. Tassisti incatenati davanti a Palazzo Chigi

taxi Uber

Continua la protesta dei taxi contro le liberalizzazioni e l’ingresso di Uber. È terminata alla Camera la riunione di maggioranza con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a margine dei lavori della commissione Attività produttive. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari non ci sarebbe ancora sul tavolo una proposta organica. Durante l’incontro il ministro ha ascoltato i rilievi mossi dalla commissione. A Roma prosegue intanto la protesta delle auto bianche con i tassisti che anche oggi bloccano Via del Corso nei pressi di Palazzo Chigi, fronteggiati da un cordone di polizia, scandendo slogan contro il governo e Uber. Sono stati accesi fumogeni ed esplosi petardi. Blindate dalle forze dell’ordine le vie di accesso ai palazzi istituzionali.

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Taxi contro Uber. Le ragioni del governo: “Ce lo chiede l’Europa”

“Ci hanno riferito che ad oggi non ci sono gli elementi per votare l’articolo 10 . Nella commissione di maggioranza c’era Giovannini e ha riferito al governo che si prenderà tempo fino a lunedì. Non avverrà più nulla fino a lunedì. I colleghi incatenati rimarranno davanti Palazzo Chigi fino a lunedì. Noi garantiamo fino a lunedì una condizione di pace sociale, c’è accordo con la Questura. Oggi sgombriamo la via, ma lunedì saremo qui”. Lo hanno detto i portavoce dei manifestanti dei taxi che stanno protestando in via del Corso a Roma contro Uber.

La nota di Maccanti e Rixi (Lega) sulla richiesta di stralcio

“Schifosi”, “Giornalisti terroristi”, “andatevene”: sono alcuni degli insulti rivolti da alcuni manifestanti a una troupe Rai in servizio durante la protesta dei tassisti contro Uber in Via del Corso. Gli animi sono molto accesi e alcuni manifestanti si sono poi insultati reciprocamente in attesa di ricevere risposte ufficiali sul voto dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza.

“Il governo ha chiesto il rinvio a lunedì prossimo della discussione sull’articolo 10 del ddl Concorrenza. La Lega è favorevole al posticipo sperando che nel frattempo si tenga conto della richiesta di stralcio che sosteniamo dalla prima ora. Chiediamo al governo la saggezza necessaria per consentire una rapida approvazione del ddl Concorrenza stralciando quegli articoli che non ci chiede l’Europa e non sono previsti dal Pnrr. Una riflessione necessaria in un momento in cui anche la tenuta sociale è a forte rischio”. Lo dicono in una nota i deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture).