“Teatri di Roma e del Lazio in ginocchio, Zingaretti e Raggi intervengano”

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“Manifestiamo con determinazione al presidente Zingaretti tutta la nostra preoccupazione per il futuro del teatro privato di Roma e del Lazio, in un momento nel quale le imprese teatrali sono in ginocchio dopo un anno e mezzo di chiusure e di gravissima crisi occupazionale, compreso l’indotto dello Spettacolo dal vivo”. Lo dice Felice Della Corte, presidente di Utr, l’associazione che riunisce oltre 40 teatri privati della Capitale.

La protesta di Felice Della Corte


Pur apprezzando gli sforzi fatti finora, Utr manifesta tutta la preoccupazione dei teatri di Roma e del Lazio. “I teatri al chiuso – prosegue Della Corte – devono poter riaprire anche se ci troviamo in estate, stagione in cui usualmente i teatri sono chiusi e fanno manutenzione. Per riaprire occorrono ingenti risorse e investimenti che garantiscano quelle misure di sicurezza sanitarie utili a riavvicinare alle sale il pubblico spaventato da un anno e mezzo di pandemia. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma con realismo: nonostante le riaperture di questi giorni, i teatri privati sono ancora lontani dal ritorno alla normalità. Occorre dunque che Regione Lazio, Comune di Roma e tutte le istituzioni colgano le dimensioni del reale fabbisogno necessario alla ripartenza”.

“Zingaretti e Raggi intervengano per i teatri”


“Ma dobbiamo riaprire – sottolinea Della Corte – perché un teatro chiuso si ammala e lentamente muore. Dobbiamo riaprire per ridare speranza e futuro ai lavoratori dello spettacolo in cassa integrazione, perché oggi il rischio vero è che la nostra comunità si sfaldi. Serviranno altre risorse aggiuntive, per riaprire in sicurezza, per prepararci all’autunno e alla nuova stagione, per colmare quel divario strutturale che c’è tra pubblico e privato nella ripartizione disarmonica dei fondi al mondo teatrale del nostro Paese”.