Teatro, il dramma diventa realtà. Attori alla fame e pasti caldi al Quirino (video)

Quella che fino a pochi mesi fa sarebbe apparsa solamente come una sceneggiatura drammatica, purtroppo adesso è realtà. E al Quirino arrivano i pasti caldi. I teatri sono chiusi dall’inizio del lockdown, e chissà quando potranno riaprire. Si parla di fine anno, ma date certe ancora non ci sono. Negli spettacoli dal vivo infatti è praticamente impossibile osservare le regole del distanziamento sociale, e gli attori ovviamente non possono recitare con la mascherina. Tolta forse qualche rappresentazione realistica su come si vive ai tempi del covid 19. Ma non è certamente il caso di scherzare, perché l’intero comparto del teatro è in crisi nera. E non parliamo solo degli attori, ma anche di tutto il mondo che si muove dietro allo spettacolo di scena. Autori, registi e costumisti, tecnici dell’audio e delle luci. Fornitori, addetti alla cassa e alla bigliettazione. Bar interni e catering. Una vera e propria catastrofe, alla quale il governo finora e’rimasto assolutamente  sordo. I 130 milioni stanziati nel decreto Cura Italia infatti sono assolutamente insufficienti, e la delegazione guidata da Stefano Accorsi che a fine aprile ha incontrato virtualmente il ministro Franceschini aspetta ancora risposte. Date certe per ripartire. Possibilità almeno di svolgere in sicurezza le prove. Allestimento di teatri con plexiglass e altre misure di protezione individuale.

Ma ad oggi il protocollo tra la categoria dello spettacolo e il governo è davvero tutto virtuale. Così al Quirino di Roma hanno iniziato a distribuire i pasti caldi. Per gli attori e le maestranze che sono alla fame. Quella vera. Intanto, la politica non decide.

https://www.teatroquirino.it/cento-pasti-solidarieta-emergenza-coronavirus-2/

Pasti caldi al Quirino, attori e maestranze sono alla fame. La politica si vergogni 

È iniziata in silenzio quasi per un senso di pudore la distribuzione di pasti caldi al teatro Quirino di Roma. Il cibo è riservato agli attori e alle maestranze in difficoltà economica. Professionisti dello spettacolo ridotti alla fame e abbandonati da tutti. Con promesse più o meno generiche da parte del governo e delle istituzioni. Pochi i contributi, nessuna certezza sule date delle riaperture. Confusione sulle regole e burocrazia. E il teatro è sprofondato nel baratro. Così al Quirino hanno voluto fare qualcosa di concreto. In attesa che le chiacchiere della politica diventino realtà. Fornendo due pasti caldi al giorno ad un centinaio di persone, tutti rimasti in questo momento disoccupati. La maggior parte senza nemmeno i 500 euro dei fondi FES che sono poco più di una vergognosa elemosina. È stato fatto tutto in gran silenzio e con riservatezza, come spiega al TG 3 il condirettore artistico del teatro Guglielmo Ferro. È il nostro piccolo contributo alla causa, precisa Ferro. In un momento in cui lo stare insieme è molto più importante delle singole cose che si possono fare. Ci si può prenotare con il massimo riserbo, e venire direttamente a ritirare il pranzo e la cena. Andremo avanti così per un mese, poi vedremo cosa succederà.

Iniziativa bella e nobile quella assunta dal teatro Quirino, ma essere costretti a distribuire pasti caldi ad attori, maestranze e scenografi non è una cosa degna di un Paese civile. Se esiste ancora un po’ di amore per l’arte e lo spettacolo e di rispetto per la dignità delle persone è necessario che chi può intervenga subito. Perchè la politica non può permettersi di voltarsi ancora una volta dall’altra parte.

SOLIDARIETÀ PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL TEATRO QUIRINO

SOLIDARIETÀ PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL TEATRO QUIRINO Il Teatro Quirino di Roma in prima linea contro il covid a sostegno degli artisti. Distribuirà per un mese 100 pasti al giorno per i lavoratori dello spettacolo in difficoltà.Enza Emira Festa dal Tg3 delle 14,20 del 16 maggio 2020

Pubblicato da Tg3 su Sabato 16 maggio 2020

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