Terminillo, euforia nel Reatino per il rilancio dell’economia della zona

Parere favorevole – con qualche restrizione – della Regione Lazio al progetto di rilancio del monte Terminillo (mentre gli ambientalisti annunciano le barricate). Seppure non sia stata ancora diffusa la comunicazione ufficiale della Pisana, la Direzione politiche ambientali della Regione Lazio ha detto “sì” alla valutazione di incidenza ambientale per Terminillo Stazione montana, il cosiddetto TSM2. Il piano, che prevede di realizzare sul versante settentrionale del massiccio fino a 17 nuovi impianti di risalita e 37 chilometri di nuove piste da discesa, 7 rifugi e 2 bacini d’acqua per l’innevamento artificiale ha avuto il parere favorevole. Ossia l’ultimo necessario della Direzione e, forse già in primavera, si potrà partire coi lavori.
La Pisana approva il Piano per il Terminillo
La Regione, però, ha imposto qualche limite al progetto dei promotori. In particolare ha bocciato la realizzazione del collegamento tramite seggiovia tra Sella di Cantalice e le piste da sci di Campo Stella a Leonessa. Sarebbero troppi, secondo la Direzione, gli oltre 35mila metri quadri di bosco da tagliare. Al Comune di Cantalice, uno dei cinque interessati, rimarrebbe solo il ripristino del vecchio impianto di risalita della Cardito Nord. La notizia, che era nell’aria da tempo, è arrivata nei giorni scorsi. Ad annunciarla, sui social e sui media, sono stati politici locali come Daniele Sinibaldi, vicesindaco di Rieti, e il presidente della Provincia Mariano Calisse.

Gli amministratori locali: è il coronamento di un sogno
“Siamo di fronte al coronamento di un sogno – scrivono i due in un comunicato congiunto -. L’approvazione del progetto di rilancio delTerminillo è la vittoria di tutta l’area interna della Provincia di Rieti, del capoluogo, della popolazione reatina che da decenni attendeva questa svolta. E’ la vittoria – concludono – di chi ci ha sempre creduto, nonostante gli intoppi, gli ostacoli e le porte chiuse trovate nel corso degli anni”. E il riferimento è anche alle assocazioni ambientaliste che, da anni, si oppongono al Piano perché, secondo loro, troppo invasivo per il paesaggio naturale del massiccio del Terminillo. A opporsi al TSM2 sono diverse organizzazioni, tra cui il Cai e il Wwf. Ma c’è una “defezione” importante: Legambiente si è infatti schierata apertamente a favore del progetto.
Gli ambientalisti bastian contrari come sempre
Secondo gli ambientalisti contrari, il Piano deve scontrarsi con fattori climatici (le nevicate sul Terminillo sarebbero più rare di un tempo) e, soprattutto, economico/finanziari. Ritengono inverosimili le previsioni di oltre 260mila visitatori invernali e 4500 nuovi posti di lavoro (compreso l’indotto). Il Piano, osservano, prevederebbe poi un costo di circa 50 milioni di euro, 20 dei quali già impegnati dalla Regione. Gli altri 30 si attendono da privati “ancora sconosciuti” e sui quali le associazioni nutrono “seri dubbi” visto che “il business dello sci – spiegano – soprattutto sull’Appennino, è tutt’altro che redditizio”. Comunque, annunciano, se le nostre istanze non verranno ascoltate, “stiamo già valutando il ricorso al Tar”. Ma gli operatori e i residenti del Terminillo fanno sapere agli ambientalisti: “Siamo pronti alla battaglia”.