Terremoto a palazzo dei marescialli per il complotto anti Salvini (video)

Complotto Salvini

Davvero ci sono pochi dubbi su quelli che appare un vero e proprio complotto anti Salvini e ora sul banco degli imputati c’è anche Giovanni Legnini. L’ex vicepresidente del Csm – immancabilmente del Pd – risulta al centro delle intercettazioni che dimostrano un suo ruolo attivo nelle manovre contro l’allora ministro dell’Interno.

Il complotto anti Salvini

Ovviamente tutto è circoscritto alle intercettazioni che sono pubblicate in questi giorni ed emerge un quadro davvero devastante. Salvini blocca gli scafisti – per quattro giorni – che vogliono portare a tutti i costi clandestini in Italia, un pm lo vuole incriminare per sequestro di persona, e mezzo Csm si mobilita per sostenere l’azione del magistrato. Addirittura sarebbe stato proprio Legnini a far muovere con un documento da proporre all’organo di autogoverno della magistratura Luca Palamara e soci.

Nelle intercettazioni altri togati si chiedono se in realtà Legnini – quasi a fine mandato – non si stia preparando così alla campagna elettorale per le regionali in Abruzzo. Che in effetti fece, risultando poi battuto senza ombra di dubbio da Marco Marsilio, candidato vincente del centrodestra.

L’uso politico della giustizia

L’uso politico della giustizia – se la realtà sarà quella evidenziata dalle intercettazioni finora diffuse – risulta evidente e abbastanza vergognoso. Resta da vedere che cosa potrà succedere in altri palazzi di Roma. Quello del Quirinale, dove villeggia un taciturno presidente della Repubblica. E quelli delle Camere, dove ad ogni scossa i parlamentari sono terrorizzati dallo scioglimento di Camera e Senato.

Nell’altro Palazzo, quello di governo, si muovono in punta di piedi e al massimo poggiano l’orecchio a terra per tentare di cogliere anzitempo l’arrivo della valanga. Il terrore sta tutto nello coprire in che altro sarà coinvolto il partito democratico di Zingaretti.