Terremoto ML 3.3 a largo della costa laziale avvertito anche a Roma: l’approfondimento con il sisma del 2005 di 4.6 Mw
Nella serata di ieri si è verificato un terremoto a largo delle coste laziali. L’epicentro in mare aperto mentre l’ipocentro a soli 5 chilometri di profondità. Diverse le segnalazioni sui social relative alla scossa, avvertita tra la costa e l’immediato entroterra. La zona già in passato è stata interessata da sismi tra cui un 4.6 Mw nel 2005. L’approfondimento con i terremoti del passato, la sismicità dell’area e le mappe di scuotimento.
Terremoto in mare vicino Roma, diverse segnalazioni sui social
Un terremoto di 3.3 ML (magnitudo locale) si è verificato alle 22:47 di ieri sera nella zona della costa laziale tra Roma e Anzio. L’ipocentro del sisma è stato a soli 5 chilometri di profondità. In pochi istanti i social si sono riempiti di segnalazioni, in particolare nell’area della costa e immediato entroterra. In pochi hanno avvertito la scossa anche a Roma.
I terremoti nel passato, nel 2005 4.6 Mw nella zona
Grazie al sito dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) si possono verificare non solo i sismi che hanno interessato la fascia costiera laziale nel passato ma anche la mappa di pericolosità sismica dell’area e quelle di scuotimento. Il terremoto più rilevante nella zona interessata dal sisma di ieri sera ad oggi, dal 1985, è stato quello del 22 agosto 2005, con una Mw di 4.6 ad una profondità di 17 chilometri. Un evento sismico simile, secondo i dati INGV nella sezione ASMI, si verificò il 22 ottobre 1919. Le località più colpite furono Anzio e Nettuno. Qui l’intensità raggiunta, sulla scala Mercalli, stimata da Tertulliani et al. (2003) fu rispettivamente di Vll e VI grado MCS.
Mappa di pericolosità sismica e scuotimento
La mappa di pericolosità sismica fu rilasciata nel 2004, come si legge dal sito, e fornisce un quadro completo delle aree più pericolose o meno in Italia relativamente ai terremoti. “I colori all’interno della mappa indicano i valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni”, si legge sul sito dell’INGV. Per quanto concerne l’area oggetto del terremoto di ieri, la pericolosità sismica rientra in valori tra 0.050 e 0.075, ovvero bassa. Le mappe di scuotimento (Intensità, accelerazione e velocità) invece danno delle stime indicative relative appunto allo scuotimento del terreno. Prendendo d’esempio la più conosciuta, ovvero la shake map relativa all’intensita’ sulla scala Mercalli, si può notare come le zone dove è stato avvertito maggiormente il sisma, sono state quelle della costa laziale e dell’immediato entroterra. L’intensità maggiore è stata registrata nella zona di Anzio con valori attorno al III e IV della scala Mercalli. Qui di seguito sono riportate entrambe le mappe.


Le mappe scaricabili dal sito INGV.