Terremoto nel Pd fiorentino: l’ex assessore Del Re fonda una lista civica, molti la seguono

cecilia del re
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Tanto tuonò che piovve: dopo le primarie negate e dopo la rimozione dalle deleghe assessorili, Cecilia Del Re “strappa” con il suo partito e fonda una lista civica. “Dopo l’assemblea del 4 dicembre e dopo i mesi di forzature e confronti negati che l’hanno preceduta, insieme ad altre iscritte e iscritti del Pd riteniamo inevitabile non rinnovare la tessera del Partito democratico”. Lo afferma l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, che con un comunicato annuncia la nascita di una lista civica di centrosinistra “nella quale far confluire le forze vive della città” in vista delle elezioni comunali della primavera 2024. E a supporto della candidatura a sindaco di Del Re è nata “Firenze Democratica”, un nuovo gruppo in Consiglio comunale e nei Quartieri.

Rivolta contro la malagestione del Pd cittadino

“Crediamo ancora nei valori fondativi del partito e proprio per questo non è possibile riconoscersi nella gestione di questo Pd cittadino. Il Partito Democratico di Firenze ha scelto la chiusura invece della partecipazione, la prepotenza invece dell’ascolto e del dialogo, la paura al posto del coraggio – sostiene Del Re -. Abbiamo atteso che si aprisse un dialogo politico, sui temi e sulle idee, a cui pure abbiamo cercato di contribuire, ma invano: il Pd ha voluto fare a meno di noi in questo percorso e non resta che prenderne atto. Un’autoreferenzialità non scalfita nemmeno dall’intervento della Segreteria nazionale, da noi coinvolta per cercare una soluzione, ma che si è trovata davanti nessuna disponibilità a mettere in discussione scelte preconfezionate”.

Il Pd non ritiene gli elettori in grado di scegliersi il proprio candidato

“Lo stesso atteggiamento di chiusura dimostrato al proprio interno – spiega Cecilia Del Re – questo Pd l’ha replicato anche verso i fiorentini e gli elettori del centro sinistra, ritenuti non più in grado di scegliersi il loro candidato/a sindaco/a. La nostra è una scelta sofferta, ma che si è resa inevitabile al termine di un percorso tutt’altro che trasparente e democratico, da noi puntualmente contestato, senza che alcuna correzione di rotta fosse considerata. In sfregio a quella trasparenza che è il minimo che degli iscritti possano chiedere al partito cui appartengono, non sono neppure stati forniti gli atti della direzione e dell’assemblea che abbiamo ripetutamente chiesto in questo mese e mezzo. Restare in silenzio a questo punto avrebbe significato rendersi complici”.

Lista civica alternativa al Pd

“È il momento di fare rumore, rumore costruttivo e propositivo, non di stare fermi e zitti. Insieme a un gruppo di eletti in Comune, nei Consigli di quartiere e a membri della società civile, daremo quindi vita ad una lista civica di centrosinistra nella quale far confluire le forze vive della città. Un laboratorio per Firenze e per la sua area metropolitana aperto alla partecipazione di tutte e tutti”. “Saremo poi aperti al confronto e al dialogo con tutte le forze del centrosinistra in città – conclude Del Re – che sono pronte a costruire un progetto alternativo per Firenze e non sono allineate alla continuità imposta dal Pd di Nardella. Siamo disponibili cioè a far parte anche di una possibile coalizione con altre forze civiche e politiche ancorate nei valori del centrosinistra”.

Tre consiglieri comunali e 12 nei Quartieri escono dal Pd

Nasce un nuovo gruppo anche in Consiglio comunale a Firenze composto da tre consiglieri comunali del Pd e da 12 eletti di Quartiere che “non hanno votato il percorso deciso dai vertici del Pd locale per arrivare a far votare il no alle primarie alla prima e unica assemblea convocata sul tema, dove pure è stato votato un nome unico come candidata a sindaco in vista delle elezioni del 2024. Senza ancora un programma e senza una coalizione definita”. Il nuovo gruppo “Firenze Democratica” è a sostegno della candidatura a sindaco di Cecilia Del Re, che ha deciso di non rinnovare la tessera del Pd. “Da tempo lamentiamo che il Partito Democratico di Firenze è chiuso in sé stesso, non dialogante e insofferente a chiunque non sia allineato ai vertici del partito stesso”, affermano.

Salvini: disfacimento della sinistra

“Anche alla luce del disfacimento della sinistra, il centrodestra ha il dovere di trovare il prima possibile un accordo unitario e convincente per Firenze, città straordinaria che merita di essere rilanciata. Sono già emersi nomi di alto livello, come quello del direttore degli Uffizi Eike Schmidt: la Lega è pronta ad ascoltare gli amici della coalizione per trovare un’intesa”. Così il leader della Lega Matteo Salvini.