Terroristi rossi salvati dai giudici francesi: una vergogna

Terroristi rossi

Chissà se si vergogneranno un giorno quei giudici francesi che ci hanno negato la restituzione dei terroristi rossi che insanguinarono l’Italia. Una decisione odiosa, non molto diversa, in realtà, da quello che ci aspettavamo dalle parti di Parigi.

Ma colpisce ogni assenza di rispetto. Per le vittime, per i loro familiari e, se permettete, per gli italiani. La vivemmo quella stagione terribile; ci fu chi non riuscì a salvarsi. Ed oggi anche la beffa.

I terroristi rossi non pagheranno mai

La nota il figlio del commissario Luigi Calabresi (nella foto), Mario, oggi giornalista affermato: “C’è un dettaglio fastidioso e ipocrita: la Cassazione scrive che ‘i rifugiati in Francia si sono costruiti da anni una situazione famigliare stabile (…) e quindi l’estradizione avrebbe provocato un danno sproporzionato al loro diritto a una vita privata e famigliare’. Ma pensate al danno sproporzionato che loro hanno fatto uccidendo dei mariti e padri di famiglia. E questo è ancora più vero perché da parte di nessuno di loro c’è mai stata una parola di ravvedimento, di solidarietà o di riparazione. Chissà…”.

Quei terroristi rossi non pagheranno mai per i loro crimini e questa è una macchia che nessuno potrà mai cancellare nei rapporti tra Italia e Francia. È prevalsa quella odiosa dottrina Mitterrand che salvò- ieri e oggi – assassini condannati nel nostro Paese.

Rabbia rassegnata, anche in Italia furono coccolati

Proviamo una rabbia rassegnata, proprio perché le protezioni di cui quei terroristi hanno goduto non stavano solo in Francia: anche da noi il sistema mediatico li elevò a campioni di una rivoluzione fallita. Ma erano solo delinquenti, e poco cambia il tempo passato.

Per il commissario Calabresi e i troppi martiri della guerra del terrorismo allo Stato non c’è stata nemmeno la possibilità di vederlo passare, quel tempo.

Non ci resta che continuare a pregare per quelle vittime. Ma non muta certo il rancore che proviamo nei confronti dei colpevoli e dei loro protettori.