Thomas Ceccon torna ad allenarsi al Foro Italico col motto “Boia chi molla”: e fa imbestialire gli antifà

Adesso gli antifà se la prendono pure con campione del nuoto Thomas Ceccon, un oro e due medaglie d’argento ai mondiali di Fukoka, appena conclusi. A scatenare le ire dei partigiani da tastiera un post su Instagram con le immagini del Foro Italico, la piscina dove si allenano gli azzurri, con la fatidica scritta: “Boia chi molla”. Apriti cielo, non si poteva scrivere una frase che nel mondo dello sport viene usata da tanti atleti, da sempre, per ribadire la tenacia, l’importanza di non mollare mai.
Invece è partita l’esegesi della frase del nuotatore azzurro, neanche fosse stato un trattato politico. La medaglia d’oro nei 50 farfalla, argento nella staffetta 4×100 stile e nei 100 dorso (dove è primatista mondiale dallo scorso anno), è tornato a Roma dopo i successi ottenuti al Mondiale di nuoto in Giappone, non poteva immaginare il putiferio che si sarebbe scatenato.

Un utente ha scritto stupefatto, come se avesse scoperto la mamma a letto con il suo migliore amico: “‘Boia chi molla’, inutile girarci intorno, l’italiano che detiene il record del mondo dei 100 dorso, l’unico primato azzurro rimasto, se ne è uscito così, sulla sua pagina Instagram e ha lasciato la storia visibile per 24 ore intere”. Un altro invece ha commentato sprezzante: “Lo seguivo su Instagram, naturalmente ho smesso. Siamo circondati”.
Fa l’indignata speciale, su La Stampa anche la cronista sportiva Giulia Zonca: «È un atleta che rappresenta questo Paese e non può usare un motto neofascista: a 22 anni, spesso con la testa sott’acqua per renderci orgogliosi, ossessionato e magari distratto, deve comunque valutare la natura degli slogan che sceglie».
Una cosa del genere, negli anni 2000, accadde a Gigi Buffon, che si presentò con una maglietta con la scritta “Boia chi molla”. Pagò una multa salata (5 milioni di lire), senza battere ciglio. Da parte sua Thomas Ceccon non ha commentato, per ora. Ma sulla sua pagina Instagram si legge: “Non ho mai avuto paura di dire quello che penso“.