Ti sfruttano sul lavoro e ti licenziano pure

Lavoro

Lavoro sempre più a rischio. E’ la storia di Alessandro Scermino (nella foto), ex dipendente della Miorelli Service Spa, una vicenda che parte da lontano. Siamo al Macro, Museo di arte contemporanea di Roma, istituto museale facente parte fino al 2017 del sistema ‘Musei in comune’ della Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali e dal 2018. A seguito della riorganizzazione delle istituzioni culturali della città, la gestione è affidata all’azienda speciale Palaexpo.

Quest’ultima chiamata a svolgere la progettazione e la realizzazione di mostre, nonché tutte le iniziative culturali, le attività accessorie ed i servizi ad esso connessi.

Lavoro estenuante: non puoi fiatare

Da tempo, i dipendenti della Miorelli Service Spa, ditta appaltatrice delle pulizie del Macro, lamentavano turni di lavoro estenuanti. Con mansioni che esulerebbero da quelle previste per contratto. Proprio Scermino denunciò come ad alcuni lavoratori sarebbero state richieste prestazioni professionali diverse da quelle indicate nel capitolato d’appalto, quali facchinaggio, movimentazione di alcune importanti opere per emergenza allagamento ai piani interrati, spurgo e bonifica fogne, anche in orari al di fuori di quello lavorativo.

Segnalazioni che hanno fatto pagare caro ad Alessandro Scermino: inizialmente allontanato attraverso un provvedimento disciplinare, successivamente addirittura licenziato.
Una vicenda singolare che ha visto Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea capitolina, presentare un’interrogazione in Campidoglio e richiedere la convocazione della Commissione Controllo e Garanzia relativa alla situazione. E anche in tempi di coronavirus i disagi non mancano: alcuni operai che lavorano per la committenza di Palaexpo e Macro hanno lamentato l’assenza di materiale disinfettante e materiale informativo. In sostanza, sempre la stessa ditta non aveva fornito i dispositivi individuali di protezione.

Interrogazione di Fratelli d’Italia

A quanto pare, impegnarsi per tutelare i diritti dei lavoratori ci si rimette. Così è andata ad Alessandro Scermino, caposervizio da 20 anni alla struttura del museo Macro, poi trasferito e infine licenziato.