Tiberis, diventa un parco urbano permanente: Ma è allarme per l’insediamento abusivo accanto

Dopo anni di promesse e tentativi falliti, il Tiberis cambia volto. La tanto discussa spiaggia urbana di Ponte Marconi, inaugurata nel 2017 con l’ambizione di restituire ai romani un luogo di svago sulle rive del Tevere, sarà finalmente trasformata in un vero e proprio parco urbano permanente, fruibile tutto l’anno. Ma accanto a questa buona notizia, si accende un campanello d’allarme: a pochi metri dall’ingresso, sta crescendo un accampamento abusivo che rischia di compromettere il progetto di riqualificazione.
Un investimento da 1,8 milioni per il “parco di affaccio” sul Tevere
L’annuncio è stato accolto con favore: il Comune ha stanziato 1,8 milioni di euro per la trasformazione definitiva del Tiberis. L’intervento prevede la piantumazione di alberi, la realizzazione di servizi igienici permanenti, aree sportive, una zona dedicata ai cani e persino una banchina fluviale per i traghetti turistici. Un cambio di rotta importante per un’area che, finora, ha vissuto solo una parziale e temporanea valorizzazione durante i mesi estivi. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: trasformare Tiberis in un polmone verde per Roma Sud, un parco di affaccio sul Tevere accessibile a tutti, in grado di connettere la città al suo fiume, non solo nei weekend estivi ma in ogni stagione.

Tempi rapidi e certezza della realizzazione
Se da un lato il progetto segna un passo decisivo verso la rigenerazione urbana del quadrante di Ponte Marconi, dall’altro resta forte la preoccupazione per i tempi di realizzazione. Con l’estate ormai iniziata, la cittadinanza chiede interventi immediati per rendere l’area fruibile già da ora. Una richiesta che si accompagna a un invito preciso: evitare che l’ennesima opera annunciata resti incompiuta o soggetta a rinvii infiniti.
“Serve un’accelerazione sui lavori estivi del Tiberis – affermano da Ecoitaliasolidale – affinché l’area possa essere vissuta sin da subito dai cittadini, senza dover aspettare un altro anno per vedere risultati concreti.”
L’altra faccia del Tiberis, cresce una baraccopoli nel canneto
Ma mentre il futuro del Tiberis guarda avanti, il presente solleva preoccupazioni urgenti. Proprio accanto all’ingresso del parco, all’interno del canneto, sta prendendo forma un insediamento abusivo. Baracche improvvisate, fuochi accesi per cucinare e riscaldarsi, cumuli di rifiuti: una baraccopoli in piena espansione, che mette a rischio la sicurezza dell’area e mina gli sforzi di riqualificazione.
“Una situazione pericolosa – denuncia Ecoitaliasolidale – sia per la sicurezza pubblica che per l’ambiente. Con l’estate e le alte temperature, il rischio incendi è altissimo. Occorre intervenire con urgenza.”
Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale di Ecoitaliasolidale, e Daniela Salustri, responsabile per la sicurezza dei parchi, chiedono a gran voce la bonifica immediata della zona e l’attivazione di un presidio fisso di controllo. Senza una gestione rigorosa e continua, il progetto rischia di naufragare sotto il peso dell’abbandono e dell’illegalità.
Una promessa da mantenere, con azioni concrete
Tutto dipenderà dalla volontà politica, dall’efficienza degli interventi e dalla capacità di tenere insieme riqualificazione e sicurezza. Roma ha bisogno di spazi pubblici vivibili, sicuri e accessibili. Il Tiberis può esserlo. Ma per trasformare quella promessa in realtà, servono azioni immediate, coordinate ed efficaci.




