Tiburtina, africano spacca con una pietra il vetro di un furgone per rubare

lockdown immigrati a tiburtina (2)

Ci risiamo: i clandestini stanziati alla stazione Tiburtina hanno ripreso i loro gesti criminali. Ammesso che questi abbiano mai subito un’interruzione. La stazione Tiburtina, sgomberata più volte, è stata di nuovo occupata manu militari dai clandestini, che aggrediscono e minacciano chiunque passi per quei pressi. Addirittura l’ingresso est della stazione è stato chiuso perché pericoloso transitarci, così come il capolinea dell’autobus. Visto che gli immigrati ci dormono e ci fanno i loro bisogni corporali. La Raggi ha perso il controllo di un’altra parte di Roma senza poterci fare nulla.

Dallo slum della Tiburtina partono raid criminali

E come previsto e come avevamo scritto in precedenza, dalla Tiburtina si irradia un disegno crimino9so da parte degli immigrati. Che si spande per tutto il quartiere. Con spaccio, furti, scippi, molestie di ogni genere. Ieri, ad esempio, i carabinieri della Stazione Casalbertone lo hanno sorpreso mentre lanciava un grosso sasso contro un furgone parcheggiato in via Tiburtina, all’altezza di Casal Bruciato, per rubare all’interno. Il ragazzo, un 19enne della Costa d’Avorio, senza fissa dimora, è stato arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato. Ma siamo pronti a scommettere che tra poche ore sarà di nuovo in circolazione.

La Lega: Roma è tutto un bivacco

”A Roma bivacchi, piccole tendopoli e accampamenti di fortuna sembrano moltiplicarsi giorno dopo giorno agli angoli della strade, alcune delle quali centralissime. La Capitale in molti suoi tratti è irriconoscibile, sono ormai mesi che denunciamo l’inaccettabile degrado in cui è precipitata la città. Il litorale romano un dormitorio per senzatetto, le mura aureliane una baraccopoli che ricorda i campi libici, adesso anche Borgo S. Spirito al Vaticano sembra essere il luogo ideale per piantare una tenda e approntare un bivacco”. Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni. ‘

Sporcizia e degrado anche a San Pietro

“Sporcizia, rifiuti e condizione igieniche inaccettabili davanti al Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia dietro via della Conciliazione. I pochi turisti presenti penseranno che a Roma dopo la pandemia è arrivata la carestia. Abbiamo allertato la sindaca, che evidentemente guarda altrove, e sollecitato Ama per restituire dignità e decoro al quartiere. I cittadini sono preoccupati, situazioni simili sono ormai all’ordine del giorno ma non vogliamo rassegnarci all’idea di vedere una distesa di baracche e di spazzatura in tutta la Capitale”.