Tivoli, due anni di botte e minacce alla compagna: arrestato 41enne

Due anni di paura, violenza e minacce. Questa era la realtà quotidiana di una donna di Tivoli, vittima delle continue vessazioni da parte del suo ex convivente. Ma grazie al coraggio di denunciare e all’attivazione delle procedure del Codice Rosso, l’incubo è finalmente terminato. I Carabinieri della Stazione di Tivoli hanno eseguito una misura cautelare che ha portato agli arresti domiciliari il responsabile, un uomo di 41 anni.
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La violenza tra le mura di casa
Le indagini hanno rivelato uno scenario allarmante. Per circa due anni, l’uomo ha imposto alla sua ex convivente un clima di terrore, caratterizzato da aggressioni fisiche, minacce e molestie che spesso avvenivano davanti ai figli minori. Un comportamento che non solo negava alla donna qualsiasi autonomia e serenità, ma che la costringeva a trovare rifugio temporaneo presso un’amica.
La situazione era talmente insostenibile da spingere la vittima a denunciare tutto nel mese di dicembre. Da quel momento, è partita una catena di interventi che ha coinvolto la Procura di Tivoli e i Carabinieri, determinando un rapido approfondimento investigativo.
Il Codice Rosso
Grazie all’attivazione immediata del Codice Rosso, si è potuto intervenire con rapidità. Le indagini, coordinate dalla Procura e affidate ai Carabinieri di Tivoli, hanno fatto emergere una situazione di grave disagio psicologico e fisico per la vittima. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Tivoli ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare, ordinando all’uomo di scontare gli arresti domiciliari in un luogo diverso dall’abitazione familiare.
Le violenze in famiglia
Nelle stesse ore i Carabinieri hanno arrestato anche un 40enne per maltrattamenti in famiglia, stavolta a Civitavecchia, colpevole di aver aggredito fisicamente la madre convivente, colpendola al volto e strappandole una ciocca di capelli. L’uomo, già noto per reati specifici e precedentemente ammonito dal Questore, è stato portato presso la Casa Circondariale Nuova Borgata Aurelia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La madre, invece, è stata trasportata dai sanitari del 118 al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove è stata giudicata guaribile in 10 giorni.