Tivoli, due rapine con bottino da 10mila €: arrestato 40enne

Carabinieri in azione a Tivoli

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Tivoli, è stato arrestato dai Carabinieri un uomo di 40 anni, tunisino, senza fissa dimora e con precedenti penali, ritenuto responsabile di due rapine a mano armata avvenute tra novembre 2024 e febbraio 2025. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura, al termine di un’indagine serrata condotta dagli investigatori dell’Arma.

L’uomo è gravemente indiziato di aver messo a segno due colpi violenti in cui, secondo gli elementi raccolti, avrebbe agito con aggressività e determinazione. Il bottino complessivo delle rapine sfiora i 10mila euro.

La prima rapina: un’aggressione in strada

Il primo episodio risale al novembre 2024, nella frazione di Villa Adriana. Qui, l’indagato avrebbe individuato un passante solitario e lo avrebbe aggredito improvvisamente. Dopo averlo scaraventato a terra con violenza, lo avrebbe derubato del denaro che aveva con sé: circa 100 euro. Un’aggressione brutale, apparentemente senza alcuna premeditazione sofisticata, ma guidata dalla necessità e dalla determinazione a ottenere soldi facili.

Le indagini sono partite immediatamente, ma a lungo sono rimaste senza un volto preciso. Solo nei mesi successivi, anche grazie alla connessione con il secondo episodio, è stato possibile definire un identikit chiaro dell’autore.

Colpo nella sala slot: incasso sottratto sotto minaccia

Il secondo episodio ha invece caratteristiche molto più allarmanti. A febbraio 2025, nella zona di Tivoli Terme, l’uomo si sarebbe introdotto nottetempo in una sala slot armato di coltello. Una volta all’interno, avrebbe minacciato un dipendente e si sarebbe fatto consegnare l’intero incasso della giornata: circa 9.500 euro.

L’azione, compiuta con freddezza, è stata ripresa da telecamere di videosorveglianza interne ed esterne, fondamentali per ricostruire i movimenti dell’aggressore. Il volto, parzialmente coperto, non ha impedito ai militari di raccogliere elementi ritenuti “gravi, precisi e concordanti” per risalire alla sua identità.

Custodia cautelare e carcere a Rebibbia

La svolta nelle indagini è arrivata grazie all’analisi incrociata di testimonianze, immagini video e movimenti sospetti rilevati nella zona. Gli investigatori hanno lavorato con rigore, ricostruendo il profilo dell’uomo e consegnando un fascicolo dettagliato alla Procura di Tivoli. Da lì, la richiesta di misura cautelare è stata accolta dal GIP, che ha disposto la custodia in carcere.

Al termine delle formalità, il 40enne è stato trasferito nella casa circondariale di Roma Rebibbia, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire eventuali altri episodi a lui riconducibili.

Allarme sicurezza e fragilità del territorio

L’arresto riaccende l’attenzione sulla questione sicurezza nei quartieri periferici del comune di Tivoli. Aree come Villa Adriana e Tivoli Terme, spesso teatro di episodi di microcriminalità, continuano a mostrare vulnerabilità. In particolare, la presenza di soggetti senza fissa dimora, già noti alle forze dell’ordine, rappresenta un fattore di rischio per la sicurezza urbana.

Le forze dell’ordine assicurano il massimo impegno, ma il fenomeno rimane complesso e strutturale. Il caso del 40enne tunisino mostra come la marginalità sociale, unita a comportamenti recidivi, possa tradursi in minacce concrete per la comunità.