Tiziana Ronzio, la fondatrice di Tor più Bella aggredita sotto casa dal clan Moccia

Tiziana Ronzio fa l’operatrice sanitaria e abita a Tor Bella Monaca. È una donna coraggiosa, e ha fondato un’associazione per ridare dignità al suo quartiere. Lottando per il decoro, e contro lo strapotere dei clan criminali. Spesso legati al traffico della droga. Tanto da meritarsi la nomina ad Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica. Onoreficienza conferitale direttamente dal Capo dello Stato. Da tempo però proprio per il suo impegno civile, Tiziana e suo figlio sono oggetto di minacce. Neppure troppo velate, tanto che la donna attualmente è sotto scorta. Ma da qualche settimana il controllo sull’appartamento in via Santa Rita da Cascia si sarebbe allentato. Fino all’evento di ieri. Quando per una banale lite automobilistica, il figlio della Ronzio è stato aggredito sotto casa. Ma a sorpresa, dall’auto è sceso Giuseppe Moccia. Coinvolto in passato in diverse indagini per droga. Cognato di Vincenzo Nastasi detto ‘O Principe’. Ferito di recente in un regolamento di conti in via dell’Archeologia. Insomma, persone poco raccomandabili.  Così l’alterco di traffico si è rapidamente trasformato in un’aggressione. Verbale e fisica, visto che sono volati gli schiaffi. E le minacce, appena Tiziana sentite le grida del figlio è scesa in strada.

Tor Bella Monaca, controlli e arresti continui, ma lo spaccio non si ferma

Il Prefetto Piantedosi a casa di Tiziana

Dopo le minacce ricevute in strada da Tiziana Ronzio ad opera di Giuseppe Moccia, il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi è andato a trovare la signora. Assicurandole la massima attenzione delle istituzioni. E che il servizio di controllo e di tutela della sua persona non è affatto stato alleggerito. Ma soltanto rimodulato, proprio per renderlo più confacente alle esigenze di vita della donna. E lo stesso Piantedosi, secondo quanto si apprende, questa mattina nel condannare quanto accaduto ha ribadito la sua vicinanza e solidarietà alla Ronzio. Alla quale ha comunicato che nei prossimi giorni verranno valutati eventuali rafforzamenti al sistema di sicurezza e sorveglianza nei suoi confronti. “Mi hanno urlato di tutto, minacce di morte. Quella, secondo Moccia, è zona sua. Quindi non potevo permettere di far valere i miei diritti”, ha detto a RomaToday la donna.  Moccia, stando al racconto della signora, si è avvicinato al figlio 25enne di Tiziana schiaffeggiandolo. Per poi minacciare la 49enne: “Questa me la dovete toglie da qui. Fa meno la coatta, te metto a posto. Infame. Te qua non ce puoi più sta”.

Provocazioni, minacce di morte ed intimidazioni che secondo l’associazione Tor Più Bella ai danni di Tiziana “si susseguono ininterrottamente. Anche in presenza dei Carabinieri che prontamente rispondono alle chiamate. Tutti questi atti sono stati documentati e portati all’attenzione delle istituzioni preposte, ma ciononostante la situazione non appare migliorare”.

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