Tor Bella, nessuno vuole abitare nell’appartamento del boss. E il comune paga

Nessuno vuole abitare nell’appartamento del boss. Succede. Tor Bella Monaca, e purtroppo è una brutta sconfitta. Per lo Stato, e per chi crede ancora nella giustizia e della legalità. Ma ripercorriamo gli eventi. Lo scorso autunno, con una maxi operazione coordinata dalla Procura e dalla Dia, con l’impiego di oltre 120 militari erano stati sgomberati alcuni immobili. Compreso l’appartamento occupato dal boss Moccia, cognato di Nastasi detto ‘O Principe’. Che però da allora, è rimasto vuoto. Sembra proprio che nessuno ci voglia andare, in quella casa. Verosimilmente per paura di ritorsioni. Una situazione che il comune conosce bene, ma che non si sblocca. E oltre al danno, c’è anche la beffa. Perché per evitare possibili occupazioni, il Campidoglio deve anche pagare la guardiania. 84 mila euro finora, soldi dei contribuenti. Che potevano essere spesi per altri servizi, e molto meglio.

La tarantella per l’appartamento di Moccia a Tor Bella

A via delle Torri 50, nella cosiddetta ‘torre della legalità’, è difficile trovare chi – tra le persone in graduatoria per una casa popolare – voglia andarci a vivere. Un problema di cui il Campidoglio è a conoscenza tanto da parlarne in una riunione tenuta lo scorso 4 febbraio a Tor Bella Monaca. Di quegli appartamenti liberati, due sono stati assegnati, altri sei invece no. Una situazione che a Roma, vista l’emergenza abitativa e le lungaggini burocratiche nel far scorrere la graduatoria, potrebbe non destare stupore. Ma in questo caso parliamo di un simbolo. Di legalità appunto.

Per un immobile la soluzione sembrava essere arrivata. Dopo le denunce dei residenti l’appartamento nel quale fino a settembre vivevano seppur morosi i membri della famiglia Moccia, a febbraio scorso era stato assegnato. Ma qualcosa, però, in questo mese e mezzo è andato storto.

Secondo quanto appreso, infatti Comune e Ater avrebbero fatto la loro parte. Il primo aveva trovato la famiglia assegnataria, l’ente pubblico territoriale invece aveva avviato il procedimento per ultimare la consegna dell’immobile. Al momento della consegna delle chiavi, però, l’assegnatario ha rinunciato. La casa di Moccia a Tor Bella – forse – fa paura. Certo è che, al momento, resta libera. Di nuovo.