Tor San Lorenzo, il giovane commerciante Abate che sfida il mercato online: “Io resto nella mia città”

salvatore abate

In un’epoca in cui il commercio sembra migrare inesorabilmente verso piattaforme online e grandi centri commerciali, c’è chi sceglie di remare controcorrente. Salvatore Abate, 33 anni, imprenditore e titolare del marchio Emporio Abate, ha deciso di lanciare un segnale forte e concreto: per un mese dimezzerà i propri margini di guadagno pur di dare nuova linfa al commercio di vicinato.

Il giovane commerciante ha affidato il suo messaggio a una lettera aperta ai follower sui social, una dichiarazione di intenti che sa di sfida ma anche di amore per la propria comunità. “In un Paese dove tutti aprono negozi online o nei centri commerciali, io scelgo la mia città” – scrive Abate – “e per un mese dimezzerò i miei margini di guadagno”.

Un gesto contro la perdita d’identità delle città

Nel testo, Abate denuncia la trasformazione silenziosa dei centri urbani: serrande che si abbassano per sempre, attività storiche che scompaiono, famiglie che perdono il lavoro dopo anni di sacrifici. “Le nostre città – afferma – stanno perdendo la loro identità. Vedo chiudere botteghe e negozi che per decenni hanno rappresentato un punto di riferimento. Io non voglio essere complice di questo processo”.

Per questo, ha scelto di investire nel cuore del paese, rinnovando la sua attività e lanciando una promozione speciale con ribassi fino al 50% su abbigliamento donna e profumeria, e scarpe di ogni tipo ad un prezzo molto contenuto. L’iniziativa partirà da martedì 12 agosto fino a fine mese, presso il punto vendita di viale San Lorenzo 93 a Tor San Lorenzo

“Prima di cambiare il mondo, dobbiamo cambiare noi stessi”

Nel suo messaggio, Salvatore non nasconde le difficoltà che il commercio locale affronta ogni giorno: tasse alte, affitti alle stelle, utenze raddoppiate e concorrenza sleale. Ma ribadisce la sua volontà di reagire: “Ho capito che, se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo iniziare noi per primi a metterci in discussione. Questa è la mia piccola goccia in un oceano pieno di interessi personali”.

Il commerciante rivolge anche un appello alla condivisione del suo messaggio, nella speranza che iniziative simili possano moltiplicarsi in tutta Italia: “Non importa se vivi a Roma o Milano – scrive – è fondamentale difendere le nostre città da questa continua perdita di servizi”.

Il coraggio di provarci

Il suo è un gesto che va oltre il mero sconto commerciale: è una presa di posizione contro una tendenza economica che svuota i centri abitati e concentra il commercio in spazi impersonali. “Nonostante tutto – conclude – io ci provo. Ho paura, certo, ma ho anche la forza di crederci. Spero che la mia storia arrivi lontano, perché di queste realtà, purtroppo, le televisioni e i giornali non parlano mai”. Con questa iniziativa, Salvatore Abate non solo lancia una promozione, ma soprattutto un messaggio: che il commercio locale può ancora essere un motore di vita sociale, identità e resistenza.