Tor San Lorenzo sotto assedio: nuova rapina dopo l’omicidio del benzinaio

Rapina a Tor San Lorenzo

Tor San Lorenzo continua a vivere giorni di paura e tensione. Dopo la tragica rapina avvenuta ieri a Tor San Lorenzo, culminata con l’omicidio di un benzinaio di 36 anni, la comunità si è svegliata questa mattina con un nuovo attacco a un’attività commerciale, un forno in viale San Lorenzo. Alle prime luci dell’alba, intorno alle 6, ignoti hanno sfondato la serranda di un locale inaugurato solo pochi giorni fa, portando via la cassa automatica e causando ingenti danni alla struttura. Il tutto è avvenuto a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, un dettaglio che alimenta la rabbia e la frustrazione dei residenti.

“Non hanno più paura di niente”

“Ciò vuol dire che non hanno più paura di niente, nessuno ha sentito nulla?” si chiede Piero D’Angeli, presidente del comitato di quartiere Nuova California. La sua voce si fa portavoce di un sentimento diffuso tra i cittadini, stanchi di vivere in un territorio sempre più ostaggio della criminalità. “La micro e macro criminalità la fanno da padroni,” continua D’Angeli, “è ora di scendere in strada e manifestare di nuovo per lo stato in cui siamo costretti a vivere.” L’idea di una fiaccolata prende forma, un’iniziativa per sensibilizzare le istituzioni e ricordare chi ha perso la vita in questo clima di insicurezza.

Un territorio dimenticato dalle istituzioni

Tor San Lorenzo e Ardea sembrano essere diventate terre di nessuno, dove la paura di subire una rapina è ormai parte della quotidianità. I cittadini chiedono risposte e interventi concreti per garantire maggiore sicurezza e contrastare l’ondata di violenza che sta travolgendo la zona.

L’omicidio del benzinaio di ieri e la rapina di questa mattina sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie di crimini che stanno esasperando la popolazione. La domanda che dal comitato ora si pongono è “quanto ancora dovrà durare questa situazione prima che le istituzioni intervengano con decisione?”.