Torino-Roma 0-2, Ranieri lascia la panchina e regala ai tifosi la qualificazione in Europa League

L’ultima pagina di un romanzo chiamato Ranieri si chiude con il profumo dolce della vittoria. La Roma batte il Torino 2-0 nell’ultima giornata di campionato grazie ai gol di Paredes e Saelemaekers, e chiude a 69 punti: un bottino prezioso che vale l’accesso alla prossima Europa League, ma non basta per sognare la Champions, dove ci va la Juventus, vittoriosa in extremis a Venezia.
Ma oggi, più del risultato, conta l’emozione. Conta la dignità con cui Claudio Ranieri, romano e romanista, ha accompagnato questa squadra a ritrovare sé stessa. Conta la sincerità con cui ha ridato credibilità a un gruppo che aveva perso fiducia, regalando ai tifosi non solo un posto in Europa, ma un motivo per credere ancora.

Una Roma vera, plasmata a immagine di Ranieri
Contro un Torino aggressivo e volitivo, la Roma non sbaglia nulla. Ranieri non stravolge, ma aggiusta: cambia modulo, non uomini. Opta per una difesa a quattro, con una Roma fluida, compatta e generosa. In attacco si affida a Soulé e Shomurodov, con Dovbyk non al meglio in panchina. In mezzo il solito cuore di Cristante, il cervello di Paredes e l’imprevedibilità di Saelemaekers, che si conferma ancora una volta uno degli uomini chiave di questa rinascita.
La Roma parte fortissimo, prende un palo con Shomurodov, poi insiste. Al 18’, il momento che cambia tutto: rigore per fallo su Saelemaekers, Paredes trasforma con freddezza. È 1-0. Ma non basta. La squadra di Ranieri continua a spingere, consapevole che la Champions passa anche da Venezia.
Al 53’, il raddoppio: cross di Soulé, stacco imperioso di Saelemaekers e palla in rete. Lo stadio esplode, anche se a centinaia di chilometri di distanza la Juventus risponde col 3-2 finale che spegne il sogno Champions.

FOTO: A.S.Roma
Una standing ovation per Sir Claudio
Quando l’arbitro fischia la fine, non c’è spazio per la delusione. C’è solo gratidudine. Prima e dopo la gara, striscioni, cori e lacrime hanno salutato Claudio Ranieri, che lascia una squadra diversa da quella che ha trovato: più unita, più forte, più consapevole.
Ranieri: “Abbiamo dato tutto”
«Non siamo andati in Champions, mi dispiace per i tifosi – ha detto Ranieri a DAZN – ma abbiamo dato tutto. I ragazzi la volevano. Sono contento per questo. Una storia bellissima? Sì. Magari tra qualche mese ripenserò alla mia carriera…».
E quando gli chiedono chi sarà il prossimo allenatore, lui sorride: «Lo dirà il presidente. L’unica vera impresa è stata non far uscire il nome». Battuta da vero gentleman. Ma l’emozione resta, tangibile, autentica.

FOTO: A.S.Roma
Una rinascita firmata Ranieri
Da gennaio, la Roma sarebbe prima in classifica. Un dato che pesa. Ma più ancora pesa l’atmosfera che si respira. «Quando sono arrivato, non c’era autostima. Ho giocato facile, dando fiducia e credibilità. Sono stato fortunato: i tifosi mi conoscono, non vendo fumo. E i ragazzi mi hanno seguito».
Solo quattro sconfitte in campionato. E una qualificazione europea conquistata con merito. Ranieri lascia così, in silenzio, senza proclami. Ma con un’impresa: rimettere in piedi la Roma, e farlo come solo lui sa fare. Da romanista, prima che da allenatore.
Il futuro è da scrivere. Ma l’eredità è già leggenda
Non si conosce ancora il nome del nuovo tecnico, ma chiunque siederà su quella panchina troverà un gruppo rigenerato, convinto, affamato. Merito di Claudio Ranieri, che ha saputo toccare corde che altri avevano dimenticato. Oggi, non si parla solo di schemi. Si parla di cuore. Di lacrime vere. Di un Olimpico che ha accolto l’uomo prima dell’allenatore. E che, per una notte, ha sognato insieme a lui. Roma andrà in Europa. Ma Ranieri, per Roma, sarà sempre Champions.

IL TABELLINO
TORINO-ROMA 0-2
Torino (4-2-3-1): Milinkovic Savic; Dembelé (14′ st Perciun), Maripan, Masina (27′ st Walukiewicz), Biraghi ; Ricci (27′ st Linetty), Casadei (14′ st Gineitis); Lazaro, Vlasic, Elmas (36′ st Gabellini); Adams. A disp.: Paleari, Donnarumma, Karamon, Ilic, Sanabria, Pedersen, Coco, Elkhan, Pedersen, Dalla Vecchia, Cacciamani. All.: Vanoli
Roma (4-3-3): Svilar; Celik (45′ st Rensch), Mancini, N’Dicka, Angelino; Konè, Paredes (45′ st Baldanzi), Cristante; Saelemaekers (46′ st Pisilli), Shomurodov (27′ st El Shaarawy), Soulè (45′ st Hummels). A disp.: De Marzi, Gollini, Pellegrini, Dovbyk, Abdulhamid, Dybala, Nelsson, Gourna Douath, Salah Eddine, Baldanzi, Traore. All.: Ranieri
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 18′ rig. Paredes (R), 8′ st Saelemaekers (R)
Ammoniti: Maripan (T), Celik (R)
Espulsi: –
Note: –