Torna “la banda del Quarticciolo”: ma non è quella del Gobbo…

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Torna alla ribalta il popolare quartiere del Quarticciolo, a Roma Sud, famoso nel 44 e nel 45 per le imprese del leader partigiano Giuseppe Albano. Albano morì poi nel 1945 in circostanze mai del tutto chiarite, forse per un regolamento di conti interno alla Resistenza. Ma oggi, nel 2020, il Quarticciolo è quartiere di spaccio  e di criminalità. Il personale dei ”Falchi” della sezione ”Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile della Questura di Roma ha arrestato cinque persone.

Il Quarticciolo importante piazza di spaccio

Inoltre c’è stato il sequestro di circa un chilo e mezzo di cocaina, smantellando un sodalizio criminale operante nella piazza di spaccio del Quarticciolo. In particolare nel corso di servizi di osservazione effettuati sulla via Prenestina, all’altezza del Quarticciolo, il personale operante ha controllato un’autovettura, vista uscire a forte velocità da via Ostuni, con a bordo un ragazzo, classe ’93, incensurato. Il quale aveva occultato al di sotto del sedile lato passeggero un panetto di sostanza stupefacente, poi rivelatasi positiva al test per la cocaina. Per tale ragione è finito in manette per il successivo rito per direttissima.

Controlli di polizia hanno portato a sgominare una banda

A seguito di questo episodio i poliziotti hanno intensificato i controlli all’interno del  Quarticciolo.E’ subito emersa una meticolosa ed organizzata attività di spaccio, con pusher, rifornitore e confezionatori. Un uomo si aggirava nei giardinetti lì presenti, procacciando clienti ai quali vendeva singole dosi di stupefacente, occultate tra gli arbusti vicini. Poi l’uomo si avvicinava a una finestra di un palazzo vicino e, tramite urla o fischi, chiamava due ragazze che dalla finestra, lanciavano involucri che l’uomo in strada raccoglieva ed occultava nuovamente. E poi ricominciava la propria attività di smercio.

Una laboratorio organizzatissimo

I Falchi, dopo aver avuto la certezza che nell’appartamento dal quale si affacciavano le donne potesse esserci stupefacente, hanno deciso di fare irruzione e verificare. Gli operatori si sono trovati di fronte un vero e proprio laboratorio criminale, con tanto di catena di montaggio per il confezionamento della droga. Al termine della perquisizione ipoliziotti hanno portato tre persone, un uomo e due donne, alla Casa Circondariale di Rebibbia. Un minore è ora in affidamento domiciliare.