Tornano turisti e romani nella terrazza panoramica di “Settimo Roman Cuisine & Terrace”

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Una terrazza con vista che si estende da Trinità dei monti a San Pietro che dall’allentamento dei vincoli della pandemia è tornata ad essere frequentata prima da italiani e poi da turisti stranieri di ritorno nella capitale. E’ il punto forte di “Settimo Roman Cuisine & Terrace”. Il ristorante è posto all’ultimo piano dell’hotel Sofitel Rome Villa Borghese, adiacente a via Veneto. Poco prima del lockdown era stato rivisitata dall’architetto e interior designer francese Jean Philippe Nuel all’insegna di motivi tropicali con fantasie floreali che impreziosiscono tessuti e cuscini. Ora si pone come un’oasi urbana nel caso metropolitano. Tavoli smaltati, lampade di ottone, preziosi velluti, confortevoli poltroncine colorate e una calda atmosfera, per coccolare ospiti romani e non.

Nella terrazza a Villa Borghese la vista su Roma

Il tocco internazionale lo aggiunge anche la giovane maitre di origini marocchine, Tisam Razine, che parla 4 lingue e illustra con efficienza e brevità i piatti dello chef Giuseppe D’Alessio. Proveniente dal Cilento ma con esperienze internazionale ai massimi livelli con i suoi piatti D’Alessio racconta l’intenso legame con la città. Reso ancora più forte dalle sue esperienze di vita e dal suo amore per la tradizione gastronomica del territorio laziale. Declinata su menu stagionali e piatti realizzati con tecniche contemporanee, ma sempre all’insegna della tradizione, la cucina di D’Alessio racconta storie sempre nuove e fragranti. Come ad esempio il suo pane fatto in casa o i suoi supplì, che filano bollenti.

Le scelte dello chef per una cucina semplice

I piatti in menu sono semplici e insieme creativi. Realizzati con pochi ingredienti e senza lunghe preparazioni, in modo che il piatto ne esca valorizzato e riconoscibile. Grande attenzione ai prodotti freschi del territorio. “Il fornitore fa parte della brigata. Lo considero parte del team di cucina, per questo mi affido solamente a produttori selezionati. Con loro deve esserci soprattutto fiducia, come con tutti i miei collaboratori”, sottolinea lo chef. Con la colazione aperta anche agli ospiti esterni e il brunch domenicale, la proposta di Settimo è completata dal cocktail bar. Dall’aperitivo in poi, fa da compendio alla proposta gastronomica. E offre una carta originale di signature drink secondo una mixology che esalta profumi e sapori delle spezie.