Torvaianica, slitta l’avvio della spiaggia inclusiva: quando aprirà lo stabilimento ad alta accessibilità

Torvaianica, la spiaggia inclusiva, come appariva negli scorsi anni

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Non è partita il 1° luglio, al contrario di quanto previsto, la tanto attesa spiaggia inclusiva di Torvaianica. L’inaugurazione dell’area balneare ad alta accessibilità, situata all’altezza del passaggio a mare n. 49 in via Tirana 11, è slittata. Nessun nastro tagliato, nessun ombrellone aperto. La conferma arriva sia da cittadini delusi che hanno riscontrato l’assenza del servizio. Ma sia anche da un atto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pomezia che, proprio il 1° luglio, giorno in cui era in programma l’avvio dello stabilimento ad alta accessibilità per disabili, ha confermato di essere in ritardo.

Difatti solo il 1° luglio l’Ufficio Tecnico ha nominato la Commissione incaricata di valutare le proposte giunte in Comune per la gestione della spiaggia. Una procedura che avrebbe dovuto essere completata settimane prima, ma che, a quanto pare, è stata avviata solo il giorno stesso in cui lo stabilimento avrebbe dovuto aprire. Morale della ‘favola‘? Difficile, quindi, che lo stabilimento apra prima di metà luglio. Sarà necessario del tempo per la nomina del vincitore del bando e poi per l’allestimento del sito.

Torvaianica, una promessa mancata, l’avvio slitta di qualche giorno

L’iniziativa “Accessibility in the Seaside – Aconsea Estate 2025” era stata presentata – e di fatto è – una vera svolta per il turismo inclusivo sul litorale laziale. Il progetto prevede la gestione della spiaggia da parte di enti del terzo settore, individuati attraverso una procedura comparativa ai sensi dell’art. 56 del Codice del Terzo Settore.

L’obiettivo: offrire un servizio gratuito, efficiente e accessibile a persone con disabilità, attraverso strutture adeguate, servizi dedicati e personale specializzato. Ma qualcosa è andato storto. Il termine per la presentazione delle offerte era fissato per il 28 giugno, forse troppo a ridosso della data di avvio dello stabilimento, la nomina della commissione valutatrice è avvenuta tre giorni dopo, rendendo di fatto impossibile il rispetto del cronoprogramma.

Torvaianica, Commissione al lavoro, ma i tempi si allungano

La commissione esaminatrice incaricata di selezionare l’ente gestore è composta da funzionari comunali interni: un dirigente del settore welfare, un ingegnere del settore ambiente, una funzionaria dei servizi finanziari e un segretario verbalizzante.

Nessun compenso previsto per i commissari, ma i tempi tecnici necessari per l’esame delle proposte, la stipula della convenzione e l’organizzazione operativa della spiaggia sono destinati ad allungarsi. Un iter che, inevitabilmente, fa slittare l’apertura effettiva della struttura a data da destinarsi, probabilmente per metà mese. Il servizio sarà attivo fino al 15 settembre. Ogni giorno di ritardo, certo, riduce le settimane di attività a disposizione dei cittadini più fragili.

Un’occasione sprecata per Torvaianica

Il progetto ha tutte le carte in regola per diventare un modello virtuoso di inclusione, con una spiaggia libera attrezzata accessibile a tutti, gestita da associazioni di volontariato o promozione sociale. Ma una certa superficialità amministrativa rischia di trasformare un’iniziativa positiva in un caso di inefficienza pubblica.

La trasparenza non basta, serve programmazione

La determinazione pubblicata dal Comune è formalmente ineccepibile. Si fa riferimento a tutti gli atti normativi di legge, alla trasparenza amministrativa, ai regolamenti comunali. Ma la realtà è che senza un’adeguata programmazione e una gestione efficace dei tempi, anche le migliori intenzioni possono affondare nella sabbia. A pagarne le conseguenze non saranno gli uffici, ma i cittadini con disabilità e le loro famiglie che attendevano questa spiaggia come un simbolo concreto di inclusione e diritti.

Ora resta da capire quando — e se — lo stabilimento aprirà di preciso. E se riuscirà ancora a restituire fiducia a una comunità che si sente spesso dimenticata.