Totti, nuovo processo contro Ilary per la proprietà dei Rolex: “Bonifici e garanzie alla mano”

Una nuova udienza, un altro capitolo. Francesco Totti e Ilary Blasi tornano in tribunale, questa volta per stabilire chi sia il legittimo proprietario di una collezione di orologi Rolex finita al centro di un contenzioso civile. L’ex numero 10 giallorosso sostiene di poter dimostrare l’acquisto con bonifici bancari e certificati di garanzia intestati a lui.
Dall’altra parte, gli avvocati della conduttrice puntano sul carattere “regalato” dei preziosi, una tesi che ribalta completamente la questione. Il Tribunale civile di Roma ha temporaneamente disposto il possesso condiviso: i Rolex restano chiusi in una cassetta di sicurezza, accessibile a entrambi. Ma si tratta solo di una tregua apparente. La battaglia, più simbolica che economica, è destinata a proseguire. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Repubblica.

Continua il divorzio da copertina tra Totti e Ilary
È l’eredità di un matrimonio naufragato sotto i riflettori. Ilary e Totti si sono lasciati ufficialmente nel luglio 2022, dopo 17 anni insieme e tre figli. Da allora, è iniziata una vera guerra giudiziaria che ha toccato tutti i fronti: affido, proprietà immobiliari, alimenti e ora anche gioielli e orologi. La villa all’Eur è stata assegnata alla Blasi insieme a un assegno mensile di 12.500 euro per il mantenimento dei figli. L’affidamento è condiviso, ma il clima resta teso. Lontani i tempi della storica dichiarazione d’amore allo Stadio Olimpico: oggi Totti e Ilary comunicano attraverso gli avvocati, tra memorie legali e denunce incrociate.
L’accusa di abbandono di Ilary contro Totti
Ma i Rolex non sono l’unico grattacapo giudiziario per l’ex capitano della Roma. Sotto la lente della Procura di Roma c’è ancora un’altra vicenda: l’accusa di abbandono di minore. Secondo la denuncia presentata da Ilary, il 26 maggio 2023 Totti avrebbe lasciato la figlia minore, Isabel, da sola nell’appartamento di Vigna Clara, senza alcuna presenza adulta o baby-sitter. Un’accusa pesante, che se accertata potrebbe aprire scenari complessi anche sul fronte dell’affido. L’inchiesta è ancora in corso e non sono stati resi noti sviluppi recenti, ma la questione resta aperta e potenzialmente esplosiva.
La villa all’Axa e il presunto abuso edilizio di Totti
Nel frattempo, un’altra tegola piove sulla testa dell’ex calciatore. Questa volta si tratta di una questione urbanistica: una dependance di circa 60 metri quadri costruita nella villa all’Axa, quartiere residenziale a sud di Roma, è stata segnalata come abuso edilizio. Il caso è arrivato fino al Consiglio di Stato, che proprio ieri ha discusso l’ultima udienza. La sentenza è attesa a breve. Totti rischia l’obbligo di demolizione, oltre a eventuali sanzioni amministrative. Una vicenda che aggiunge ulteriori ombre a un quadro già carico di tensioni legali.
Dal sogno all’incubo
Da coppia da copertina a caso giudiziario da prima pagina. Totti e Ilary, simbolo di una favola tutta romana, oggi sono protagonisti di una lunga guerra che si gioca tra avvocati, tribunali e carte bollate. Le reciproche accuse di tradimento — lui con Noemi Bocchi, lei con il personal trainer Cristian Iovino — hanno avvelenato ulteriormente i rapporti, già segnati da diffidenza e rancore. La stretta di mano in tribunale nel novembre 2024 sembrava un barlume di pace. Ma è stata un’illusione. Ogni nuova udienza, ogni nuova carta depositata, conferma che la battaglia non è affatto finita. Anzi, si fa sempre più aspra.
Una vita sotto processo
La parabola dell’ex capitano della Roma sembra essersi spostata dal campo da gioco al campo minato delle aule giudiziarie. Una trasformazione amara per chi, per anni, è stato simbolo della romanità vincente e fedele. Oggi, Francesco Totti si ritrova incagliato in un ginepraio di contenziosi che spaziano dal diritto di famiglia all’edilizia, fino al penale. Mentre i tifosi ricordano le magie all’Olimpico, i magistrati passano al vaglio bonifici, certificati e planimetrie. I Rolex, in fondo, non sono che l’emblema luccicante di una storia che ha perso ogni traccia di poesia.