Tra questi 16 nuovi cardinali può esserci il futuro Papa: ecco perché

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Con la nomina (o meglio la “creazione”) di 16 nuovi cardinali, Papa Francesco procede spedito nel consolidamento della struttura Vaticana della Chiesa a sua immagine e somiglianza. Un consolidamento che punta ad una successione pontificia nel segno della continuità dell’opera di profondo rinnovamento che Bergoglio sta attuando dalle Conferenze episcopali nazionali e regionali alle Diocesi. Cardine della continuità è l’assetto del Sacro Collegio dei Cardinali elettori che saranno chiamati ad eleggere il successore dell’attuale Vescovo di Roma e Primate della Chiesta universale. Così, praticamente all’indomani della nomina del Cardinale Matteo Zuppi alla presidenza della Conferenza Episcopale italiana e a poche ore dalla scomparsa del Segretario di Stato emerito il 94enne Cardinale Angelo Sodano, Papa Francesco, al termine dell’angelus domenicale in piazza San Pietro, ha annunciato per sabato 27 agosto un Concistoro, il nono del suo pontificato, per la creazione di 21 nuovi Porporati: 16 elettori e 5 ultraottantenni.

In questo modo Papa Francesco si è scelto il suo successero: diventano ben 86 i cardinali che Jorge Mario Bergoglio ha creato durante questi anni di pontificato. Complessivamente il Sacro Collegio è ora composto da 229 cardinali di cui soltanto 131 elettori. Il papa argentino ha quindi già la sua “maggioranza”. E per la legge dei grandi numeri sono i cardinali più recentemente creati quelli che hanno più possibilità di essere eletti al Conclave. Ecco perché tra questi 16 potrebbe esserci il futuro successore di Papa Francesco.

Fra i cinque italiani, solo due sono in età da futuri elettori: il Vescovo di Como, Oscar Cantoni e il 48 enne Vescovo Giorgio Marengo, Prefetto apostolico di Ulaanbaatar la capitale della Mongolia. Gli altri tre presuli italiani ultraottantenni ,e che dunque non prenderanno parte al Conclave, sono il Vescovo l’emerito di Cagliari Miglio e il teologo gesuita Ghirlanda. La nomina di Cantoni lascia l’Arcidiocesi di Milano ancora senza porpora. Così senza cardinalato restano le storiche diocesi di Venezia, Palermo e Torino.

Questo l’elenco dei nuovi Cardinali:

Arthur Roche – Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Lazzaro You Heung Sik – Prefetto della Congregazione per il Clero.
Fernando Vérgez Alzaga L.C. – Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato.

Jean-Marc Aveline – Arcivescovo Metropolita di Marseille (Francia).

Peter Okpaleke – Vescovo di Ekwulobia (Nigeria).

Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M. – Arcivescovo Metropolita di Manaus (Brasile).

Filipe Neri António Sebastião di Rosário Ferrão – Arcivescovo di Goa e Damão (India).

Robert Walter McElroy – Vescovo di San Diego (U.S.A).

Virgilio Do Carmo Da Silva, S.D.B. – Arcivescovo di Dili (Timor Orientale).

Oscar Cantoni – Vescovo di Como.

Anthony Poola – Arcivescovo di Hyderabad (India).

Paulo Cezar Costa – Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Brasília (Brasile).

Richard Kuuia Baawobr M. Afr – Vescovo di Wa (Ghana).

William Goh Seng Chye – Arcivescovo di Singapore (Singapore).

Adalberto Martínez Flores – Arcivescovo Metropolita di Asunción (Paraguay).

Giorgio Marengo, I.M.C. – Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia), il più giovane fra i Cardinali.

Insieme ad essi, il Papa unirà ai membri del Collegio Cardinalizio gli ultra ottantenni:Jorge Enrique Jiménez Carvajal – Arcivescovo Emerito di Cartagena (Colombia). Lucas Van Looy sdb – Arcivescovo Emerito di Gent (Belgio). Arrigo Miglio – Arcivescovo Emerito di Cagliari (Italia). Gianfranco Ghirlanda sj. – Gesuita Professore di Teologia. Fortunato Frezza – Canonico di San Pietro.