Traffico di droga a Roma e ‘ndrangheta: 9 arresti, il blitz all’alba

Operazione Roma oggi

L’elicottero che sorvola dall’alto, quel rumore che sveglia i cittadini. E le bacheche social invase di commenti per capire cosa sta succedendo. Ora la risposta è arrivata: sulle teste dei romani dalle 3 di questa notte stava girando un mezzo della Guardia di Finanza. Il motivo? È stato scoperto un maxi traffico di droga nel quadrante sud-est di Roma, con tanto di legami con la ndrangheta e una struttura ben solida e organizzata. E 9 persone sono state arrestate.

Ognuna di queste aveva un proprio ruolo, i messaggi sulle piattaforme erano criptati e il “lavoro” doveva continuare senza se e senza ma. Almeno così pensavano. In realtà, questa mattina all’alba quello schema collaudato, che sembrava non avere intoppi, è stato smantellato dalla Guardia di Finanza perché su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, i finanzieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere. Nel ‘mirino’ 9 persone per l’ipotesi di reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

La droga a Roma
La droga a Roma – www.7colli.it

Traffico di droga a Roma, da Giardinetti al Quarticciolo

Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, arriva dopo le indagini coordinate dalla D.D.A. ed eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma. Gli inquirenti hanno scoperto un sodalizio ben organizzato e promosso da due persone italiane, che lavorava soprattutto nei quartieri Giardinetti, Torre Spaccata e Quarticciolo della Capitale. Un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti, tra cocaina e hashish, che poi venivano rivendute all’ingrosso a vari trafficanti. A loro il compito di distribuirle su sulle piazze di spaccio del quadrante Sud-Est di Roma.

Le indagini hanno chiuso il cerchio e hanno fatto luce su quell’associazione, che poteva contare sul flusso costante di droga grazie ai canali di approvvigionamento stanziati sia in Nord Europa sia in Calabria, dove il sodalizio criminale vantava contatti diretti con soggetti legati a una cosca di ‘ndrangheta.

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I ruoli specifici e i messaggi criptati

Ognuno, in quel sodalizio, aveva un ruolo specifico. C’era chi gestiva e manteneva la contabilità dei proventi illeciti e delle partite di droga, chi si occupava di quella “cassa comune” per far fronte alle spese di funzionamento. Un’organizzazione criminale che poteva contare sulla disponibilità di un appartato logistico con tanto di locali di deposito, auto munite di doppifondi per il trasporto della droga e dispositivi telefonici in grado di assicurare comunicazioni riservate.

Utilizzavano, infatti, piattaforme di messaggistica criptata, che assicurava l’immediatezza nella definizione delle contrattazioni. In questo modo potevano interagire e stringere rapporti d’affari all’interno di quei vasti network internazionali, lì dove la domanda e l’offerta di stupefacente si incontrano senza passaggi intermedi che ne facciano lievitare il prezzo. Così avevano un vantaggio competitivo nelle successive fasi di commercializzazione della sostanza, che doveva finire sulle piazze di spaccio di Roma.

Il perché dell’elicottero oggi a Roma

Nel corso delle indagini i finanzieri hanno documentato numerosi episodi di narcotraffico per circa 90 kg di cocaina e 40 kg di hashish. E stamattina quel sistema è stato scoperchiato perché 9 persone sono state arrestate.