Trans colombiano molesta i passanti e li deruba: fermato dai carabinieri

trans colombiano

I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, Roma, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un trans colombiano di 28anni, ritenuto responsabile di furto con destrezza. I militari erano sulle sue tracce dopo una serie di furti segnalati in zona, sempre con lo stesso modus operanti: una trans che, dopo aver molestato dei passanti con “carezze” in più parti del corpo, li depredava del proprio portafoglio.

Chi è il trans colombiano arrestato

A seguito della denuncia di un iracheno di 38 anni, che la sera precedente, mentre transitava in via Napoleone III, era stato derubato del portafogli i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, grazie alla descrizione dettagliata fornita, sono riusciti a creare un identikit e restringere il cerchio sui sospettati, poche trans che la sera frequentano la zona. Durante l’individuazione fotografica, il 38enne ha riconosciuto senza ombra di dubbio il ladro, una vecchia conoscenza dei Carabinieri.

Al termine di incessanti ricerche in zona, ieri pomeriggio gli stessi militari hanno rintracciato il 28enne trans colombiano in via Turati e lo hanno immediatamente fermato. Per lui si sono aperte le porte del Carcere di Frosinone, dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa della convalida del fermo.

Il precedente del professionista innamorato della escort

Un trans escort nei giorni scorsi ha fatto arrestare un cliente troppo insistente. Le visite di un professionista romano, ad ogni ora del giorno e della notte assumevano frequenza e modalità inquietanti. In tre diverse occasioni la vittima si è trovata costretta a richiedere l’intervento della polizia alla presenza della quale l’uomo ha riferito di essere innamorato e di voler intraprendere con la escort una relazione sentimentale.

Quest’ultimo, resosi conto che l’uomo non aveva alcuna intenzione di desistere, ha chiesto aiuto agli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni, diretto da Antonio Soluri, che dopo averla ascoltata e dopo un’attenta analisi dei messaggi e sotto la costante direzione del Pool antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno richiesto ed ottenuto un ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori. Provvedimento che gli investigatori hanno notificato il 20 maggio scorso.