Trasporti e scuola, domani sciopero politico contro il governo: guarda caso, di venerdì….

sciopero dei trasporti

Sciopero generale venerdì. La sinistra non si dà pace per aver perso le elezioni e agisce come può contro il governo e contro i cittadini, uniche vittime di questo sciopero irrsponsabile. In questo momento, quando tutti dovrebbero remare da un’unica parte, quella dell’Italia, i sindacati che fanno? Mettono in difficoltà il Paese. E lo fanno, come spesso avviene, di venerdì: qualche maligno potrebbe pensare che vogliono fare il fine settimana lungo, ma non è così: voglioni protestare per la guerra in Ucraina… Indetto dall’Unione sindacale di base (Usb) – con l’adesione di Usb Ps e Fisi -per l’intera giornata, “rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra, sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal governo Meloni contro le fasce più povere e deboli”.

Penalizzati solo gli utenti

Lo sciopero, bontà loro, non interesserà i servizi essenziali delle zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione, coinvolgerà i settori pubblici e privati. Tra i settori coinvolti nello sciopero c’è anche la la scuola, di ogni ordine e grado. Dalle 9 alle 17 i treni possono subire cancellazioni o variazioni. Non sono previste variazioni per i treni a lunga percorrenza, fa sapere Trenitalia. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di questo sito, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e presso il personale di assistenza clienti. Stop anche ai treni Italo, che sul sito ha pubblicato la lista dei treni garantiti.

Lo sciopero è solo politico: basta leggere le motivazioni

A Roma lo sciopero dei trasporti non dovrebbe causare il blocco di bus, metro, tram e ferrovie. “Servizio regolare sulle linee Atac, Roma Tpl e Cotral”, informa Roma Servizi per la Mobilità. Ecco le motivazioni dell’ennesima atto contro il governo. Per aumenti salariali di 300 euro che garantiscano il recupero di potere d’acquisto di fronte al forte aumento dei prezzi e alle perdite accumulate nel corso delle ultime tornate contrattuali. Per una nuova indicizzazione dei salari all’aumento reale del costo della vita. Contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l’intero sistema con conseguenze drammatiche sulla sicurezza e con effetti gravissimi in termini di precarietà, ricattabilità e illegalità diffusa sui posti di lavoro. Contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti.

A favore dell’immigrazione incontrollata e del reddito di cittadinanza

Contro il progetto di autonomia differenziata e di ulteriore aumento delle disparità territoriali e sociali. Contro la delega fiscale destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali. Per l’abolizione dell’IVA sui beni di prima necessità e il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni. Per un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità. Per la detassazione delle pensioni in linea con gli altri Paesi europei e le pensioni minime a 1000 (mille) euro. Per un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati. In difesa del Reddito di Cittadinanza e per il superamento di tutte le condizionalità che ne hanno finora ristretto l’ambito di applicabilità.

Un manifesto ricopiato dai temi delle opposizioni: c’è anche la guerra…

Per una legge sul salario minimo di almeno 10 euro l’ora sui minimi tabellari. Per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario. Per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici. Per il diritto alla casa. Per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Per la difesa del diritto di sciopero. Contro il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra in Ucraina, l’invio di armi e di risorse in teatri di guerra.