Troppi cinghiali davanti alla spazzatura. La soluzione? L’Ama toglie i cassonetti

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Troppi cinghiali attorno ai cassonetti della spazzatura? Anziché togliere i cinghiali, si tolgono i cassonetti, lasciando un’intera via di Roma senza possibilità di buttare la spazzatura. Incredibile, ma vero, la giunta del neo sindaco Gualtieri non finisce di stupire (in negativo).

Da alcuni giorni, infatti, tutti i cassonetti di via dell’Acqua Traversa a causa dei cinghiali che, uscendo dalla confinante Riserva Naturale dell’Insugherata, ogni notte li ribaltavano per banchettare con i rifiuti. Come riporta Vignaclara blog, l’Ama aveva anticipato l’inziaitiva nei giorni scorsi con un cartello: “Al fine di limitare la presenza degli ungulati, questi contenitori stradali saranno rimossi. L’utenza è invitata a servirsi dei contenitori stradali collocati lungo via Cassia e nelle strade limitrofe. Ci scusiamo per il disagio”.

Anziché togliere i cinghiali tolgono i cassonetti

“È assurdo che per risolvere l’emergenza cinghiali si decida di eliminare i cassonetti in via dell’Acqua Traversa e in alcune traverse di via Cortina d’Ampezzo. Reputiamo questa decisione, presa da Ama in linea con le indicazioni di Comune e Municipio XV (entrambi a maggioranza Pd), non rappresenti minimamente la soluzione del problema ma sia agli effetti l’ennesima beffa ai danni dei cittadini, costretti a percorrere distanze chilometriche pur di riuscire a gettare i rifiuti in un cassonetto”. Così in una nota Adriana Glori e Marco Ottaviani, Consiglieri di Fratelli d’Italia nel Municipio XV.

Glori e Ottaviani: “Un’azione senza capo nè coda”

“Si tratta di un’azione che non ha né capo né coda – commenta Stefano erbaggi esponente dell’esecutivo Romano di Fratelli d’Italia -. Invece di pensare ad incrementare la raccolta porta a porta e dopo che l’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma aveva invitato i cittadini ad un uso moderato delle confezioni regalo nel periodo natalizio allo scopo di generare una minore quantità di rifiuti, penso che la scelta di togliere i cassonetti sia una fotografia coerente della confusione nella gestione dei rifiuti che regna tanto nel Municipio XV quanto al Comune di Roma”.
“Chiediamo l’immediato ripristino dei cassonetti rimossi o, in alternativa, che gli utenti che ne sono stati privati vengano subito sostenuti da un servizio di raccolta porta a porta”, concludono Erbaggi, Glori e Ottaviani.