Truffa delle monete sul litorale romano. ‘Le sono caduti i soldi’, poi rubano: arrestati 3 cubani

Sempre lo stesso modus operandi e sempre anziani o persone in quel momento distratte tra le vittime. Da Acilia, passando per Ostia, Dragona, Fiumicino, la tecnica era sempre la stessa: far cadere delle monetine a terra a ‘mo‘ di Pollicino, poi avvicinarsi ed entrare in azione. Prima di fuggire col bottino.
Un sistema ben collaudato che è stato smantellato dagli agenti di Polizia, che nei giorni scorsi hanno arrestato 3 cubani, due donne e un uomo: tutti loro dovranno rispondere di rapina impropria in concorso perché nel tempo sono riusciti a mettere a segno numerosi furti nei parcheggi affollati dei supermercati e dei centri commerciali.

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La truffa delle monetine: come agivano
La tattica era sempre la stessa. Mentre le vittime, che venivano scelte con cura, erano concentrate a riporre la spesa e a salire in auto, i tre malviventi, a mo’ di “Pollicino”, gettavano alcune monete non troppo distante dalla parte posteriore della vettura. E facevano credere che fossero state perse accidentalmente e che loro così gentile ed educati lo facevano notare. Nulla di più falso. Approfittando della distrazione della persona di volta in volta presa di mira, infatti, in questo modo riuscivano a rubare la borsa lasciata incustodita nell’auto. E a fuggire via.
Pensavano di farla franca, di aver trovato il ‘lavoro’ della loro vita. Ma si sbagliavano. A rovinare la loro giornata “al mare” e a guastare tutte le ‘feste’ sono stati gli agenti del Commissariato Romanina, che li hanno intercettati a bordo di un’auto, poi risultata essere identica a quella utilizzata due giorni prima per il furto di una borsa in un supermercato in zona Velletri.
I furti sul litorale romano
Dopo aver seguito i loro spostamenti, i poliziotti hanno notato che quello schema si ripeteva sempre. Era sempre tutto uguale, cambiavano solo le vittime di turno. Quando i tre hanno raggiunto Acilia, infatti, si sono appostati nel parcheggio di un supermercato e sono entrati in azione: mentre le due donne, dopo essere scese dall’auto, si sono divise per entrare nel supermarket, l’uomo, in costante contatto telefonico “wireless” con le sue complici, è rimasto fuori dal veicolo in attesa della vittima prescelta da derubare.
Poi, hanno ripetuto lo stesso copione nelle varie soste tra Dragona, Ostia Antica e Fiumicino. Fino a quando la Polizia non è entrata in azione con quel blitz scattato durante l’ultima tappa, davanti a un supermercato di via della Scafa.
L’arresto
I tre sono stati arrestati, colti in flagranza dopo aver sottratto la borsa a un’anziana con lo stesso sotterfugio. Ma quando hanno capito di essere stati scoperti, hanno tentato la fuga. Le due donne sono salite a bordo dell’auto e l’uomo alla guida ha ingranato la retromarcia, ha colpito la vettura degli agenti e ha cercato di scappare. Ma invano.
Hanno provato a fuggire anche a piedi, a colpire i poliziotti, ma sono stati fermati. La refurtiva è stata recuperata e consegnata all’anziana, mentre all’interno dell’auto sono stati trovati e sequestrati 500 euro in contanti, ritenuti presumibile provento della loro attività illecita. L’Autorità Giudiziaria ha confermato l’arresto e per loro si sono aperte le porte del carcere di Civitavecchia. Proprio su quel litorale romano, che avevano scelto come ‘location’ per mettere a segno i colpi.