Truffa dello specchietto: giovane aggredito a Torvajanica. Ecco come agiscono (video)

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Due fratelli sono finiti in manette per la truffa dello specchietto. I carabinieri di Pomezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta di quella Procura della Repubblica, che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti dei due, rispettivamente di 38 e 36 anni, ritenuti responsabili, di rapina e lesioni personali ai danni di un ragazzo di Torvajanica.

In particolare, lo scorso mese di luglio, sul lungomare di Torvajanica, i due hanno addebitato fraudolentemente il danneggiamento dello specchietto retrovisore della loro auto ad un giovane. In seguito a pressanti richieste di risarcimento immediato, il giovane, intimorito dall’atteggiamento minaccioso dei due uomini, si e’ recato presso la propria abitazione accompagnato dagli stessi. I fratelli gli hanno sottratto con forza, strappandoglieli di mano, 220 euro in contanti. Rapinata del denaro, la vittima ha reagito. Ha infatti tentato di ostacolare la fuga dei due malviventi- Si + anche aggrappato allo sportello della loro auto ed è stato trascinato per alcuni metri sull’asfalto. Il giovane ha riportato, fortunatamente, solo lievi lesioni. Denunciato immediatamente il fatto ai Carabinieri della Stazione di Torvajanica, la vittima ha fornito una precisa descrizione dei due rapinatori, i sospetti dei militari sono ricaduti immediatamente su due fratelli della zona.

Come evitare di cadere nella truffa dello specchietto?

Chi ritiene di non aver urtato l’altra auto farà bene a seguire le seguenti indicazioni

  • Scattare foto alla parte danneggiata: se il danno è evidente, deve esserci necessariamente un segno (seppur minimo) anche sullo specchietto dell’altro veicolo.
  • Cercare qualche testimone che abbia visto la scena.
  • Non pagare subito ma attendere qualche giorno per vedere se il malvivente si fa di nuovo vivo con una telefonata. Chi cerca di intentare una truffa, fa forza sullo stato di debolezza del momento, ma non ritorna mai sui propri passi, tantomeno utilizzando un numero di telefono tracciabile.
  • Prendere il numero della targa del responsabile e andare alla polizia o ai carabinieri per verificare se il soggetto è già noto alle forze dell’ordine.