Truffa l’amico in ospedale e gli affitta la casa dell’Ater

Si era spacciato come un caro amico di un affittuario di un appartamento dell’Ater. Sito in zona Prenestino Villa Gordiani, all’altezza di via Olevano Romano. E così, quando il legittimo assegnatario della casa si è sentito male, ed è stato ricoverato per una lungodegenza in ospedale, il truffatore si è fatto sempre più presente. Offrendosi di controllare l’appartamento, perché a nessuno venisse in mente di occuparlo. E facendosi consegnare le chiavi dall’amico ignaro del destino che lo aspettava. Infatti, appena dopo essere entrato nell’appartamento, l’impostore ha provveduto a vendere tutti gli oggetti contenuti all’interno. Tappeti, mobili, quadri e suppellettili. Ma non finisce qui. Perché dopo aver svuotato tutto, si è anche appropriato dei documenti dell’amico ricoverato. Sostituendosi di fatto alla sua identità. E tramite una mail non riconducibile alla truffa, ha provveduto ad affittare la casa. A una coppia di Afghani, ignari di tutto. Anche loro vittime di questo poco di buono. Ma le Forze dell’ordine, allertate dai movimenti sospetti e forse da una denuncia anonima di un coinquilino, hanno iniziato ad indagare. Fino a scoprire la verità. Intanto però, F.M. (iniziali di fantasia ndr) si era dato alla fuga. Rendendosi irreperibile.

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La truffa perfezionata con uno scambio di identità

Non solo la vendita degli oggetti di casa. Ma anche una vera e propria sostituzione di persona. A completare il quadro della truffa che si è consumata al Prenestino. Dove un uomo ha messo in affitto casa. Peccato però che l’appartamento non fosse suo, ma di una persona che considerava il truffatore suo caro amico. Tanto da dargli le chiavi di casa, mentre era in ospedale. Un grave errore, alla prova dei fatti. Perché il malintenzionato non ci ha pensato due volte ad agire. Anche grazie al fatto che era entrato in possesso dei documenti di identità del ricoverato lungodegente. E fingendosi chi non era, l’approfittatore aveva agito indisturbato. Un volta scoperto dalle Forze dell’ordine poi, il ‘galantuomo’ si era reso irreperibile. Ma una serie di controlli incrociati lo hanno smascherato. Mentre se ne stava a Trani, in Puglia. Con i soldi ricavati dalla vendita dei beni del suo amico e dall’affitto dell’appartamento non suo. Adesso dovrà rispondere di truffa e sostituzione di persona. Salvo reati più gravi che emergano durante le indagini.