Truffava madri single e senza impiego: almeno 15 vittime, in manette un 35enne

rapinatore marocchino

“Buongiorno, sono il dottor Siniscalco, ho visto la tua inserzione di ricerca lavoro su … Ti offro un contratto di lavoro regolare, ben retribuito e con alcuni bonus speciali’’. Con questa frase M.V., 35 anni, disoccupato e senza dimora fissa, lombardo di nascita, adescava donne di tutta Italia in precarie condizioni economiche e in cerca di lavoro. Le vittime, per lo più donne sole, madri single speranzose di trovare un impiego, finivano in una rete di artifizi e raggiri che evolvevano in una serie di vere e proprie minacce finalizzate a estorcere denaro.

Le vittime: madri single senza lavoro

Il copione era sempre lo stesso: l’uomo, dopo aver carpito le informazioni delle vittime ed essersi guadagnato la loro fiducia, cominciava a fare richieste particolari, come foto del seno o video osé. Le donne, madri single speranzose di concludere il contratto di lavoro e al contempo affascinate dalla falsa identità dell’uomo e dalle finte foto che questi inviava, iniziavano a cedere. Da quel momento per loro iniziava un vero e proprio calvario che si articolava in minacce di vario genere; dall’ipotesi di divulgazione del materiale esplicito si passava al ricatto sessuale e, nei casi maggiormente esosi, a vere e proprie minacce di spedizioni punitive, da parte di presunti picchiatori locali, ai danni di genitori e figli delle vittime. Il tutto iniziava con piccole richieste di denaro, tra i 20 e i 50 euro, alle quali seguivano richieste sempre più esose che costringevano le vittime ad indebitarsi fortemente.

Gli investigatori del Commissariato Sant’Ippolito, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, sono riusciti a identificare il truffatore grazie a una denuncia presentata. Già ricercato in tutta Italia per reati identici, il finto procacciatore di lavoro era irreperibile dal 2019. Lui stesso, dichiarandosi sfacciatamente imprendibile, invitava le donne a denunciare il tutto alle forze dell’ordine che, a suo dire, non lo avrebbero mai preso. Qualcuna gli ha dato retta, permettendo ai poliziotti di rintracciarlo in un appartamento del centro di Salerno dove, all’alba del 24 aprile, nel giorno del suo compleanno, è stato sorpreso in compagnia della sua fidanzata.

Alcune donne erano costrette anche ad avere rapporti sessuali

Da una delle sue vittime, convinta a denunciare, l’uomo è riuscito a farsi consegnare in 7 mesi quasi 14mila euro. Oltre 15 le vittime cadute in trappola, alcune delle quali costrette ad avere rapporti sessuali con altre persone. L’uomo avrebbe anche venduto falsi biglietti di Sanremo e affittato case inesistenti. Ci avevano visto lungo gli investigatori che, partiti da una denuncia di 78 euro a carico di un uomo inesistente, avevano sin da subito ipotizzato che vi fosse serialità nella condotta. Le indagini lampo sviluppate a Salerno hanno ricostruito l’intera dinamica estorsiva da questi commessa nella provincia. Gli investigatori hanno anche appurato che l’uomo fantasma, con le valigie sempre pronte alla partenza, vivesse abitualmente solo e soltanto di proventi di reato. Gli elementi raccolti hanno quindi consentito alla Procura della Repubblica di Salerno di emettere un decreto di fermo. Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Fuorni. La compagna è stata denunciata per concorso in estorsione.