Trump compie 77 anni e attacca Biden: “È il presidente più corrotto della storia” (video)

trump comizio

“Lo renderemo il compleanno più grande di sempre”. Così Donald Trump ha risposto ai sostenitori che gli hanno cantato ‘happy birthday’, per i 77 anni che compie oggi, durante l’evento la notte scorsa al suo golf club di Bedminister, in New Jersey, dove è volato dopo l’udienza a Miami durante la quale è stato incriminato per le carte segrete.

Anche i sostenitori che aveva incontrato poco prima ad un ristorante cubano di Miami, dove si era recato subito dopo l’udienza durante la quale si è dichiarato non colpevole dei 37 capi di imputazione, gli hanno cantato ‘happy birthday’. “Che compleanno, che compleanno”, ha risposto il tycoon, che poi in serata ha scherzato sul fatto che compie gli anni proprio mentre fronteggia accuse che potrebbero portare ad una condanna a 400 anni di prigione. Non si sa se e come Trump oggi festeggerà il suo compleanno, ma pare che l’ex presidente non sia un amante di questi festeggiamenti. Anche perché la sua età avanzata, ed ancora di più quella di Joe Biden che al momento delle elezioni avrà 81 anni, è oggetto di polemiche e preoccupazioni in vista di quello che sembra essere il nuovo duello tra i due alle presidenziali del 2024.

“Biden ha armato la Giustizia Usa contro di me”

“Biden è il più corrotto Presidente della storia. L’accusa ridicola ed infondata mossa contro di me dal Dipartimento dell’Ingiustizia armato dall’amministrazione Biden passerà alla storia come uno dei più orribili abusi di potere mai commessi nel nostro paese”. A dichiararlo, intervenendo pubblicamente in Georgia, è stato l’ex presidente Donald Trump.

Il governo Orban solidale con Trump: “C’è un complotto dei liberal”

l governo ungherese ha espresso il suo sostegno all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel processo legato al trasferimento illegale di documenti dalla Casa Bianca al suo resort di Mar-a-Lago, in Florida, e ha assicurato che queste accuse sono un attacco dei liberali. “Sosteniamo il presidente Trump, incrociamo le dita per lui”, ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un video pubblicato sul social network Facebook, affermando che il processo e’ un attacco del “mainstream” ‘liberal’. Secondo Szijjarto, sia negli Usa che in Europa, quando un leader conservatore ha la possibilita’ di occupare una posizione importante, e’ popolare e ha sostegno sociale, “viene attaccato” dai ‘liberal’, che usano anche la giustizia come arma. Il processo a Trump e’ cominciato ieri, con l’ex presidente che si e’ dichiarato non colpevole. La settimana scorsa, quando sono stati resi noti i dettagli, il premier ungherese, l’ultranazionalista Viktor Orban, ha sostenuto che quella di Trump “e’ una bella battaglia” e lo ha incitato a “non mollare mai!”. Lo scorso maggio, Orban ha detto che, con Trump, al potere non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina: “Torna al tuo posto, presidente! Portaci la pace!”.