Tunisina tenta il suicidio, salvata dai carabinieri. Brasiliana furiosa e armata, fermata dagli agenti

tunisina fermata

Una tunisina salvata dai carabinieri, una clandestina brasiliana che ha minacciato di morte i poliziotti. Le nostre forze dell’ordine hanno avuto parecchio da fare con due immigrate particolarmente scatenate.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma unitamente ai colleghi del Nucleo Scalo Termini hanno tratto in salvo ieri sera una donna, 26enne tunisina, che manifestava intenti suicidi.

La tunisina salvata in un palazzo di via Giolitti

 

Verso le ore 21, a seguito di diverse segnalazioni giunte al 112, i Carabinieri sono intervenuti in via Giovanni Giolitti dove alcuni abitanti di zona e passanti hanno indicato la donna in piedi sul davanzale della finestra al quarto piano di un condominio.I Carabinieri hanno individuato e raggiunto l’appartamento, riuscendo ad entrare sfondando la porta d’ingresso. Raggiunta la donna, in evidente stato di shock, i Carabinieri hanno subito capito che ogni tentativo di instaurare un dialogo sarebbe stato vano e si sono avventati su di lei tirandola all’interno della stanza e trattenendola, impedendole di raggiungere una seconda finestra verso la quale ha tentato di dirigersi.

La 26enne tunisina ha problemi di droga


La 26enne è stata poi affidata al personale sanitario che l’ha accompagnata al Policlinico Umberto I, in codice rosso. Non c’è un movente vero e proprio, la donna avrebbe problemi di salute mentale e di tossicodipendenza che già in passato l’avevano portata a tentare il suicidio.

La brasiliana clandestina neutralizzata dalla polizia

 


Prima litiga con la sorella, poi minaccia di morte con una mannaia gli agenti della Polizia di Stato. E’ successo due giorni fa in via dei Conciatori a Roma. Una pattuglia del commissariato Celio è intervenuta per la segnalazione di una lite all’interno di un appartamento. Ad attenderli sul posto una delle due contendenti la quale ha confermato la discussione precisando che la lite era avvenuta per motivi banali.

La situazione si è complicata quando in strada si è presentata anche la sorella priva di documenti e i poliziotti l’hanno informata che per questo motivo avrebbero dovuto portarla all’Ufficio Immigrazione della Questura. La donna allora si è precipitata in casa ed è uscita con una mannaia gridando “…andate via …vi ammazzo”. Aggrediti con pugni, morsi, i poliziotti in collaborazione con una pattuglia del commissariato Colombo hanno arrestato la donna per minacce resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Convalidato l’arresto, gli agenti, hanno poi accompagnato la 31enne, clandestina in Italia, all’ufficio immigrazione per le successive pratiche.