Turismo, a Roma è sempre crisi nera. 400 alberghi chiusi e centinaia di addetti licenziati

A Roma il turismo è in crisi nera. Da marzo 2020, data di sostanziale inizio della pandemia e del lockdown, i flussi si sono praticamente azzerati. Con una ripresina tra l’estate e l’autunno 2021, messa subito in ginocchio dalla quarta ondata del covid. Quella della cosiddetta variante Omicron. Così tantissimi alberghi non hanno più riaperto i battenti, o hanno deciso di chiudere le saracinesche. Licenziando centinaia di addetti, molti dei quali esperti e di lungo corso. Visto che la svolta e il raggiungimento del numero di turisti pre crisi è attesa non prima del 2025. Così molte strutture ricettive sono impegnate in lunghi lavori di ristrutturazione. Al termine dei quali, magari si riaprirà. Ma con personale giovane e meno caro. Una situazione grave, ulteriormente debilitata dai venti di guerra di queste ore. Tanto che lo stesso sindaco Gualtieri, ha chiesto aiuto al governo. Giudicando ‘non sufficienti’ anche se importanti gli sforzi fatti fino ad ora per rilanciare la Capitale.

Dallo Sheraton al Cicerone passando per il Majestic e l’Ambasciatori, ecco tutti i numeri della crisi

Nella Città Eterna sono 410 gli hotel chiusi su un totale di 1200, vale a dire oltre un terzo: altri sono pronti a serrare le porte visti i pochi flussi turistici con le presenze in calo dell’80%, l’assenza di prenotazioni e una ripresa che si vedrà ai livelli del periodo pre pandemia solo nel 2025.

Lo sanno bene i lavoratori degli hotel romani sui quali già pendono i licenziamenti. Dallo Sheraton al Majestic sono oltre 300 le persone coinvolte nelle procedure di licenziamento collettivo. Guidano la triste fila i 164 lavoratori dello Sheraton Roma Hotel & Conference Center: chef, addetti a piani, camere e reception messi alla porta dopo anni di onorato servizio. Il complesso alberghiero di via del Pattinaggio, chiuso a causa della pandemia dal marzo del 2020, è oggi sottoposto a “improrogabili” lavori di ristrutturazione ma quando riaprirà, non prima del prossimo anno, lo farà senza i suoi dipendenti storici. Tutti licenziati. Proprio come i 41 del Cicerone e i quasi 100 degli hotel di lusso di via Veneto: 47 del Majestic, 51 dell’Ambasciatori Palace. Intorno poi c’è tutto l’indotto, composto da guide turistiche, tour operator, aziende che si occupano di ristorazione, servizi e grandi eventi, a tremare: 8mila solo a Roma i posti di lavoro a rischio.