Turismo, ancora preferiti gi alloggi privati per le vacanze ma gli alberghi sono in recupero

Hotel alberghi

Nel 2022 gli alloggi privati si confermano la sistemazione prevalente per gli spostamenti turistici (53,7%, 62,1% in termini di pernottamenti), soprattutto in Italia. Fuori dai confini nazionali, invece, le preferenze sono equamente distribuite tra strutture ricettive collettive e alloggi privati, la cui incidenza era marcatamente cresciuta nel biennio precedente rispetto al periodo pre-pandemia (da 44,6% nel 2019 a 59,6% nel 2020 e 62,2% nel 2021). Tuttavia, anche nel 2022 le sistemazioni private continuano a rappresentare la quota prevalente in termini di pernottamenti (59%). Principalmente per i residenti con cittadinanza straniera che prediligono gli alloggi privati alle strutture ricettive collettive in quasi 9 spostamenti su 10 all’estero. Queste ultime sono scelte in quasi il 60% dei viaggi all’estero dai cittadini italiani (era il 46% nel 2021).

Al Nord si preferiscono gli alberghi, al centro sud le soluzioni private

Per il 2022 ciò comporta un ulteriore incremento della quota dei pernottamenti nelle strutture ricettive collettive durante gli spostamenti all’estero (sale al 41%, da 35% nel 2021 e 26,2% nel 2020). Il ricorso agli alloggi privati prevale nel Mezzogiorno (64,8% dei viaggi) e nel Centro (57,6%), soprattutto abitazioni di parenti e amici (rispettivamente 38% e 30,1%) e alloggi in affitto/bed&breakfast (19,5% e 19,1%). Al Nord è maggiore la quota dei viaggi nelle strutture collettive (52,5%). In termini assoluti questi ultimi registrano una crescita rispetto al 2021 (+46,6%). Gli alloggi privati sono scelti soprattutto durante le vacanze, specie se lunghe. Tra questo tipo di sistemazione, le abitazioni di parenti e amici si confermano le più utilizzate per i soggiorni di quattro notti o più  seguite da alloggi in affitto (16,4%) e abitazioni di proprietà (5,7%).

Recuperano gli alberghi ma ancora indietro sul 2019

Le strutture collettive sono preferite nel 73,9% dei viaggi di lavoro (62% delle notti). Nella maggior parte dei casi si tratta di strutture alberghiere (66,1% dei viaggi e 51,6% delle notti), utilizzate in oltre un terzo delle vacanze. Nel 2022 sono proprio gli alberghi a beneficiare in misura maggiore rispetto ad altri tipi di alloggio della decisa ripresa della domanda turistica (+51,8% di viaggi e +45,4% di pernottamenti rispetto al 2021). In particolare, le vacanze brevi negli esercizi alberghieri registrano un incremento complessivo, in termini assoluti, di oltre 83% (+94,2% di pernottamenti), trainate soprattutto dall’aumento di questo tipo di viaggi nel primo semestre dell’anno. Le distanze dai livelli pre-Covid si stanno progressivamente riducendo, ma nel 2022 i viaggi in albergo sono ancora circa il 73% di quelli registrati nel 2019.