Tv, nasce finalmente UniRai, il sindacato “scomodo”. Vespa: l’Usigrai è la Cgil dei giornalisti

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“La libertà di associazione sindacale e e il ruolo del sindacato costituiscono uno dei cardini della democrazia, consacrato dall’articolo 39 della Costituzione repubblicana. Saluto con grande soddisfazione la nascita del nuovo sindacato UniRai che va nel segno del pluralismo e della più ampia partecipazione”. È il saluto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, pervenuto nel corso della serata in cui si costituisce UniRai, il nuovo sindacato della Rai. “La Rai, sin dalla sua nascita, ha costituito un pilastro della nazione – aggiunge Sangiuliano -. Ha garantito il miglioramento dell’unità linguistica, ha richiamato la sensibilità collettiva rispetto a grandi temi sociali nazionali e internazionali, è stata uno sguardo sul mondo e sull’Italia.

Il saluto del ministro Sangiuliano

L’arrivo di un nuovo sindacato consolida la missione del servizio pubblico. Nel rivolgere un caloroso saluto e un incoraggiamento a tutti voi, autori ogni successo al percorso che avete deciso di intraprendere con orgoglio e determinazione”. Da parte sua Francesco Palese, giornalista di Rainews e nuovo leader di UniRai, la nuova realtà associativa, commenta: “E’ un percorso cominciato alla grande, abbiamo riempito una sala di 400 posti in un giorno lavorativo e tanti sono collegati in streaming. Siamo contentissimi che al battesimo di UniRai abbiamo aderito in così tanti”. Nel documento programmatico, “UniRai aperta a tutti i giornalisti della Rai, libera da ogni pregiudizio ideologico, lontana dalla propaganda politica e saldamente ancorata ai valori costituzionali”.

Intercettato il malcontento dei colleghi

L’associazione è stata presentata stasera a Roma presso l’Auditorium Due Pini. “Nasce come associazione aperta a tutti – spiega Palese-. Con la volontà di intercettare il malcontento tra i colleghi, che vuole essere incanalato in una ideazione giusta, per dare un’alternativa credibile”. L’obiettivo? “Rompere un monopolio di idee”, dice il cronista di RaiNews. Che tiene a sottolineare: “Per ora non è un vero sindacato, è un’associazione aperta. Poi, se c’è lo chiederanno i nostri iscritti, non escludiamo di diventarlo”. Oltre alla componente di Usigrai Pluralismo e Libertà, sinora “abbiamo registrato 300 aderenti, poi faremo le iscrizioni vere e proprie”, dice Palese. “Oggi qui c’è tutta la commissione di Vigilanza Rai al completo”l

Numerosi i giornalisti intervenuti

Leader della nuova associazione, oltre a Palese, Elisabetta Abbate del tg1. Da segnalare anche il ruolo di Incoronata Boccia, vicedirettore del tg1, ex componente dell’Usigrai e ora punto di riferimento del nuovo – futuro – sindacato. A presentare l’evento Francesco Giorgino. Tra i presenti Angelo Mellone, direttore Daytime, Nicola Rao, direttore Comunicazione, Alessandro Casarin, direttore Tgr, Paolo Petrecca, direttore RaiNews, Francesco Pionati, direttore Gr, Paolo Corsini, direttore Approfondimento, Angela Mariella, direttrice Relazioni Istituzionali, Jacopo Volpi, direttore RaiSport, con gli interventi di Claudio Pagliara, corrispondente da New York e Davide Di Pietro, consigliere amministrazione eletto dai dipendenti.

Confronto sul tema “Rai, patrimonio da tutelare”

E’ seguito poi un confronto sul tema “Rai, patrimonio da tutelare”. Ad animare il dibattito Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, Augusta Montaruli, vicepresidente Vigilanza Rai, Maria Elena Boschi, vicepresidente Vigilanza Rai, con i commissari della Vigilanza: Francesco Filini (Fratelli d’Italia), Stefano Graziano (Partito Democratico), Giorgio Maria Bergesio, (Lega), Dario Carotenuto (Movimento 5 Stelle), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Michaela Biancofiore (Noi Moderati). Un panel è stato dedicato al giornalismo orientato al sociale, mentre la serata si è conclusa con gli interventi dei promotori della nuova associazione.

Vespa: l’Usigrai è la Cgil dei giornalisti, mi attacca costantemente

Anche Bruno Vespa ha voluto prendere la parola, mentre in platea si scorgevano il direttore del tg1 Gian Marco Chiocci e il direttore del tg2 Antonio Preziosi. “L’Usigrai è la Cgil dei giornalisti”. Lo ha detto Bruno Vespa intervenendo alla presentazione di UniRai. “Il fatto che questo sindacato mi abbia costantemente attaccato – ha aggiunto il conduttore di “Porta a Porta” – mi lascia immaginare che le sue valutazioni siano politiche”. In UniRai, costituitasi stasera, è confluito Pluralismo e Libertà, costola dell’Usigrai, e secondo quanto apprende l’Adnkronos al momento conta circa 300 aderenti.

Roberto Sergio: esemplare “Porta a Porta” di ieri

“La puntata speciale di “Porta a Porta” ieri sera è un alto esempio di Servizio Pubblico. Dedicare la prima serata al ricordo delle vittime della mafia è stato un doveroso omaggio a tutti coloro che, nelle istituzioni e tra i cittadini comuni si sono sempre battuti, al prezzo della loro stessa vita, per contrastare la criminalità organizzata”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. “Un insegnamento, un monito – ha aggiunto Sergio – anche per le nuove generazioni, affinché non disperdano i valori universali nei quali sono cresciuti e per i quali sono morti coloro che li hanno preceduti. Il mio ringraziamento – ha concluso l’Ad – va a Bruno Vespa e alla sua squadra di collaboratori per l’eccellente lavoro”.

Apprezzamento del Movimento Liberi Giornalisti

“Ogni nuova voce, capace di portare avanti le istanze della nostra categoria, va salutata con soddisfazione e con l’auspicio che, in questo caso specifico, possa andare verso quel pluralismo che deve sempre essere la stella polare di chi svolge il nostro lavoro. Soprattutto se si tratta di servizio pubblico”. Così, in una nota, il Movimento Liberi Giornalisti, componente della categoria, rappresentata con propri consiglieri sia all’Ordine, sia al Sindacato, commenta la nascita del nuovo sindacato UniRai. “Ci incontreremo con i rappresentanti di questa nuova realtà per confrontarci con loro e capire quelle che sono le ‘linee guida’ di questo organismo”, conclude il Movimento Liberi Giornalisti nella nota.